Rutelli, cartellino giallo per i no global
Il leader della Margherita dai microfoni di Radio Anch'io vuole rassicurare le forse moderate e anche convincere, perchè no, quei moderati che vivono sotto lo stesso tetto di Berlusconi, a trasmigrare. Sicchè ribadisce che la voce dei no global che ora stanno mettendo a rischio i Giochi Olimpici di Torino, hanno bloccato le grandi opere della Tav e hanno manifestato contro la legge sulla droga, non riusciranno a prevalere e tanto meno a condizionare la politica dell'Unione. Rutelli in sostanza mette l'asse dell'Unione al centro.Prodi ha incontrato gli aministratori della Val di Susa e Rutelli dice chiaro e tondo che «la Tav è una infrastruttura che va fatta, ascoltando la popolazione ma senza subire i veti assurdi di chi dice sempre di no». Stesso discorso per il rigassificatore di Brindisi e per il Ponte sullo Stretto di Messina. «Non sono contrario al Ponte ma solo come conclusione di un lungo iter di infrastrutture». Il che non vuol dire che la Margherita abia abdicato alla sua vocazione che «resta quella di un partito ambientalista» ma attento «alle nuove tecnologie». Rutelli ha voluto anche rispondere alle critiche rivoltegli dal Verde Pecoraro Scanio sul nucleare. «Sono favorevole alla ripresa della ricerca per la capacità di dar vita alla terza generazione per risolvere la questione delle scorie e della sicurezza. Problemi non ancora risolti ma questo non deve impedire la ricerca». Il leader Dl ha parole dure per i manifestanti che hanno bloccato la fiaccola olimpica. «Gli infantilismi estremistici a sinistra vanno contrastati con severità e fermezza» afferma Rutelli che parla di «comportamento irresponsabile» e invita a «non mettere bandierine su alcuni argomenti». Poi ha elogiato il richiamo del presidente della repubblica Ciampi a una maggiore responsabilità di tutti in vista dei Giochi. L'ex sindaco di Roma prende le distanze anche dagli antiproibizionisti che hanno manifestato contro la legge sulla droga. Ma questo non vuol dire che approvi la legge della Cdl considerata «un manifesto politico e assolutamente carente giacchè costringerà gli agenti di polizia a passare il tempo a schedare i ragazzi anzichè occuparsi di criminalità». Mete i puntini sulle «i» anche per la questione dei matrimoni gay. «se la sinistra andrà al governo non farà come la Spagna» . Il che significa «bene la concessione di una serie di diritti alle coppie anche omosessuali che oggi sono indecorosamente discriminati ma no a matrimoni di serie B. Non avverrà mai in Italia che coppie gay possano adottare un bambino. La famiglia è l'unione tra un uomo e una donna e questo è fuori discussione». E come se non bastasse Rutelli tira in ballo Prodi ricordando che il Prof ha «escluso dall'orizzonte le posizioni più radicali e chiarito quale sarà l'asse riformista dentro il centrosinistra». Quindi il Dl ha fatto un appello agli elettori a sostenere le posizioni moderate. «Bisogna rafforzare la posizione dell'Ulivo e della Margherita perchè così si potranno equilibrare posizioni rispettabili ma che non possono egemonizzare la coalizione». Sembrerebbe disinnescata anche la mina Rifondazione. Rutelli si dice certo che «Bertinotti non ripeterà gli errori del '98». Quanto ai rischi di una coalizione che si presenta eterogenea Rutelli sottolinea che il «programma dell'Unione è frutto di un compromesso altrimenti saremmo un partito unico mentre ci sono posizioni diverse». Infine un appello ai moderati della Cdl che «troppe volte sono stati muti in questi cinque anni» e starebbero meglio nel centrosinistra.