«Non mi pento di aver fatto cadere Prodi»
Di quanto successe nel '98 bertinotti non rinnega nulla e subito si tira dietro il commento ironico del ministro del Welfare, Roberto Maroni, ospite anch'egli della trasmissione: «Speriamo nel bis». Bertinotti ha quindi spiegato come a distanza di anni le forze che compongono il centrosinistra abbiano cambiato molti degli orientamenti rispetto all'epoca del primo governo Prodi. Commentando alcune dichiarazioni del candidato no global nelle liste di Prc Francesco Caruso, Bertinotti gli propone una sorta di armistizio. «Ognuno dica le proprie proposte ed eviti di definire gli altri candidati inaccettabili o peggio. Meglio scegliere un atteggiamento di igiene ed evitare questi atteggiamenti rissosi». E sullo scioglimento dei Ros caldeggiato da Caruso, Bertinotti precia che «sono sue opinioni personali». Poi Bertinotti ha indicato punto per punto quello che dovrebe essere il programma economico dell'Unione. Innanzitutto no alla legge Biagi. «Nel programma si parla chiaramente di superamento della legge 30. Bisogna scrivere un nuovo ordinamento che abbia al centro il contratto a tempo indeterminato. devono essere eliminati tutti i modelli di precarietà patologica». No anche alla legge sulla droga. «È terribile per un problema grave. Non capisco questo accanimento - aggiunge - su una larga realtà giovanile e poi non capisco la comparazione che viene fatta tra marijuana ed eroina, una cosa che ha fatto rivoltare anche la maggior parte delle associazioni che si occupano di arginare il grave problema della droga». Bertinotti ritiene anche che vada «eliminata l'Ici della prima casa e con essa la tassa patrimoniale su questo bene primario, ma va reinserita su tutte le altre proprietà». «Allora io mi chiedo dov'è lo scandalo - prosegue Bertinotti - se una grande proprietà immobiliare, che da anni ha alloggi sfitti, questi ultimi vengano presi e dati in affitto a persone che vivono sotto i ponti. Le istituzioni pubbliche pagano l'affitto e allo stesso tempo pensano a costruire edifici pubblici». E il leader del Prc sottolinea come in Italia «gli sfratti siano aumentati non per problemi di contratto ma per morosità». Quanto alle pensioni ricorda che «nel programma dell'Unione sono state inserite alcune proposte di Rifondazione sulle pensioni e tra queste è scritto che per il 2008 verrà eliminato lo scalone sul prolungamento dell'età pensionabile e si andrà quindi in pensione a 57 anni». «Una volta eliminato lo scalone - aggiunge - discuteremo con i lavoratori della riforma delle pensioni». Infine ha ammesso: «la vera spina fruttuosa nel fianco dell'Unione saranno i movimenti».