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«Ma se l'iter non è stato regolare chi risarcisce adesso il denaro che abbiamo investito?»

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Ora, a due anni di distanza, veniamo a scoprire che potrebbe esserci qualche irregolarità. Se così fosse, chi ci risarcisce? chi paga i soldi che abbiamo investito e gli altri appalti ai quali abbiamo rinunciato?». A parlare è il Presidente territoriale di Federlazio, Stefano Cervini. «I motivi principali per cui vogliamo sedere al tavolo della trattativa regionale sul futuro della centrale di Torre Valdaliga Nord riguardano il ruolo centrale che istituzioni ed Enel devono riconoscere all'imprenditoria ed una verifica che ci dia certezze sui metodi concertativi che hanno portato all'apertura del cantiere», ha detto. «In particoolare - ha aggiunto - la Regione ci dovrà dimostrare la presunta irregolarità delle procedure che hanno portato alle autorizzazioni, seguite direttamente anche dai legali di Federlazio, che all'epoca affiancarono l'Enel».

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