È già guerra tra le donne Scoppia il caso Santanchè
A far scattare le ire sono state le allusioni su una possibile non ricandidatura della «pupilla» di Ignazio La Russa perché - dice la Germontani nell'intervista - «la politica è cambiata, non basta più andare in Tv ma puntare alla sostanza». In apertura dei lavori della Commissione Pari opportunità, presieduta proprio dalla Santanchè, la relatrice dell'ultima Finanziaria chiede un documento in suo sostegno e raccoglie anche alcune firme. Quindi viene discusso un altro testo, il patto che le donne chiederanno oggi a Fini di sottoscrivere. Poi i i lavori si chiudono. Già alle dieci della mattina la riunione era sciolta ma resta il giallo su quale dei due documenti sia stato mandato a Fini. Alle 15 un'agenzia rivela che le donne di An «hanno preso carta e penna e scritto al presidente del partito per biasimare le parole della Germontani». Il cellulare della Santanchè è irraggiungibile. La deputata ricormpare nel primo pomeriggio e torna a sedersi al suo posto nell'emiciclo dove siedono ministri e capigruppo del partito. Il momento buono per chiedere chiarimenti sulla lettera di protesta è quando la Santanchè scende per un attimo dal palco. La deputata però si mostra disponibile a farsi raggiungere per una domanda. Quando però capisce di che cosa si tratta nega tutto. È a quel punto che dal palco arriva anche Ignazio La Russa. Il capogruppo di An alla Camera strappa dalle mani di una giornalista l'agenzia con la notizia della protesta, la straccia per buttarla via. Resta comunque il mistero della lettera. La vicepresidente del Coordinamento Pari Opportunità Barbara Saltamartini conferma la versione della Santanchè ma corregge: «Forse l'agenzia ha capito male, la lettera di cui si parla deve essere il documento sull'alleanza con le donne che domani verrà presentato da Fini». La Saltamartini poi aggiunge che al di là delle polemiche, il partito garantirà che nelle liste ci sia una donna ogni quattro uomini e rivela che alcune potrebbero anche fare da capolista. Ma chi saranno le nuove candidate «in rosa» di An? Sui nomi le bocche sono cucite. Una di queste potrebbe però essere proprio la Saltamartini, attuale vice della Santanchè, che a Roma è al suo secondo mandato provinciale in An. Dei nomi delle candidate non sa nulla neanche Cristiana Muscardini, capogruppo di An al parlamento europeo che proprio di questo discute con Fini in questi giorni. La Muscardini parla però dei criteri per la scelta, che saranno competenza, serietà e, soprattutto, attenzione ai problemi della famiglia e della società. Lei, caso più unico che raro, ha chiesto di non essere candidata: è meglio che si faccia avanti qualche nome nuovo. M. C. F.