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D'Alema confessa: «Oltre la vela amo l'arrampicata»

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A raccontarlo è stato lo stesso presidente della Quercia, a margine della Festa della Margherita sulla neve. D'Alema è giunto in anticipo a Rocca di Mezzo rispetto all'orario del dibattito e così si è concesso una passeggiata lungo la piazza del paese insieme al padrone di casa, Franco Marini. Dopo essere entrati in un bar per riscaldarsi con un tè caldo, è arrivata la rivelazione, sollecitata dai cronisti che hanno scherzato con D'Alema a proposito della differenza tra la vela e il freddo della montagna. «Ho praticato l'arrampicata sia sulle Dolomiti che sui due versanti del Gran Sasso, quello aquilano e quello teramano». Di tutto rilievo le vie salite dal presidente dei Ds, a partire dalla via del Vecchiaccio, sulla spalla del Corno piccolo, un quinto grado superiore con passaggio di sesto grado. Effettuata con capo cordata il deputato diessino abruzzese Giovanni Lolli. «Preferisco il versante teramano - ha riferito D'Alema - ma anche quello dell'Aquila ha i suoi punti affascinanti. Senz'altro il Corno piccolo è alpinisticamente più interessante ma sul Corno grande, sopra al bivacco ci sono delle belle vie impegnative».

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