La Lega sogna Roma e corteggia Sforza Ruspoli
Il partito del Senatur cerca nuove alleanze in giro per l'Italia, soprattutto al centro
«Noi abbiamo fatto tutto perché l'accordo vada in porto - commenta il Presidente Federale della Lega Angelo Alessandri - ora la decisione spetta a Lombardo». Parole di circostanza? Scaramanzia? Certo, in politica non c'è mai nulla di certo (lo stesso Lombardo ha detto che esiste ancora la possibilità, per il Mpa, «di andare da solo»), ma sembra proprio che, alla fine, questo matrimonio si farà. Un matrimonio che, però, sembra essere solo il primo passo di un progetto più ambizioso: quello di costruire una grande rete delle autonomie italiane. Sono mesi che se ne parla e il Carroccio, a quanto sembra, ha investito molto in questa iniziativa. Al punto che lo stesso Alessandri, nelle ultime settimane, ha intensificato i suoi viaggi nel centro-sud Italia dove ha visto e incontrato associazioni di categoria, partiti, movimenti di opinione. «Per il momento - spiega - stiamo cercando di ampliare la rappresentanza della Lega sul territorio con l'apertura di nuove sedi in tutto il Sud». Ed è attorno a questa presenza territoriale che dovrebbe poi articolarsi la Lega del futuro. Una Lega che a quel punto perderà la sua dicitura localistica «Nord» per diventare l'unione delle leghe italiane, cioè di tutti quei movimenti, autonomisti e non, che in questi anni hanno condiviso le battaglie portate avanti da Bossi e i suoi. Qualcuno parla già di «delocalizzazione» della Lega. E c'è chi vede nel progetto una riedizione di quanto accadde nel 1991 quando proprio la Lega Nord nacque dalla fusione, con la Lega Lombarda, di vari movimenti autonomisti del Nord Italia. Stavolta, però, lo sguardo è rivolto al di sotto del Po. E, anche se per il momento non ci sono ancora i crismi dell'ufficialità, le voci di dialoghi e incontri si susseguono numerose. Voci come quelle che riguardano Roma e il principe Sforza Ruspoli. In realtà si tratta del rinvendirsi di un vecchio rapporto visto che lo stesso Sforza Ruspoli (alle spalle anche un'esperienza da consigliere comunale di Roma come capolista indipendente del Msi) nel 2004 si candidò alle elezioni Europee proprio nelle fila della Lega Nord (797 preferenze nella circoscrizione Centro). Ma, scendendo verso Sud, le voci danno come molto probabile (se non addirittura certo), l'accordo tra la Lega e la Lega Sud Ausonia di Gianfranco Vestuto. Anche qui si tratta di un vecchio «colpo di fulmine». Furono i militanti della Lega Sud, infatti, a riservare un'accoglienza trionfale a Umberto Bossi quando, nel 2001, partecipò a Napoli alla conferenza programmatica di Alleanza Nazionale. Altre voci arrivano invece dalla Sardegna dove il ministro del Welfare Roberto Maroni starebbe lavorando alacremente per stringere un accordo con alcuni esponenti fuoriusciti dal Partito Sardo D'Azione. Ammiccamenti che, nella maggior parte dei casi, si spingono ben oltre i partiti e coinvolgono addirittura le associazioni categoria. Quali è presto detto. «La Lega - spiega un deputato - non raccoglie consensi nè in Confindustria, nè tra le associazioni dei commercianti». Che resta? Ovviamente gli artigiani e, in particolare, quelle associazioni di artigiani che, in questi anni, hanno condiviso con la Lega le battaglie in difesa del Made in Italy contro l'avanzata del colosso cinese. «Ma non solo - aggiunge Alessandri -. Anche coloro che con noi hanno condiviso le battaglie contro le mafie e per la moralizzazione delle istituzioni». E, con l'accordo con il Mpa di Lombardo, arriverebbe in dote anche l'alleanza con il Trifoglio di Alfredo Iorio (già alleato del Mpa), movimento di destra che alle provinciali di Roma del 2003 raccolse 10mila voti e, alle Regionali, è arrivato fino a quota 16mila. Insomma stavolta la Lega ha tutte le intenzioni di fare le cose in grande.