«Chi vuole diventare italiano giuri su una carta dei valori»
Chi viene arrestato sul fatto vi viene trascinato e condannato all'impronta, senza tutti i fronzoli della giustizia italiana con la quale alla fine in galera ci restano in pochi. E anziché essere condannato ai soliti mesi di carcere, con l'immancabile condizionale, scatta la condanna a lavori utili, del tipo: «Domani vai a lavare le strade». È una delle proposte operative, contenuto nel documento che verrà illustrato oggi alla Conferenza programmatica di An che prende il via alla Fiera di Roma. Naturalmente non è tutto qui. Lo spettro dei temi è corposo: dallo sviluppo economico alle prospettive del capitalismo nella società globalizzata, al delicato rapporto fra Stato e mercato, alle grandi questioni legate all'etica e all'assetto giuridico della famiglia, al fenomeno cinese nel mondo. Questo ed altro in una ventina di cartelle che costituiranno la base di discussione. A illustrare i contenuti sarà Maurizio Gasparri che ha curato l'organizzazione della Conferenza, poi parlerà Silvano Moffa responsabile del Programma. Il documento parte da un'analisi del lavoro svolto durante questa legislatura, transita attraverso la riaffermazione dei propri valori, e rilancia la sfida di una destra di governo con precise proposte politiche. Sono ventisette i gruppi tematici che riassumeranno sinteticamente, nelle relazioni introduttive, il lavoro di approfondimento svolto sulle principali questioni, dall'economia alla sicurezza, dalla famiglia alla cultura, dal commercio alla salute, senza dimenticare di indicare iniziative per il futuro. Proposte ben esplicitate nel documento programmatico, che contiene anche un'ampia analisi sulle incoerenze e sul vuoto propositivo della sinistra, «la cui quantità delle parole è servita a nascondere la mancanza delle scelte». Segue la parte dedicata all'affermazione dell'identità e dei valori e all'idea di nazione, da non considerare «un'anticaglia sentimentale» ma «un sentimento nazionale». Molti sono i passaggi in cui viene citato il leader della destra francese Nicolas Sarkozy, che manderà un saluto. Ma entra anche una citazione del giovane leader dei Tory britannici David Cameron. E tra le proposte anche quella di far giurare gli immigrati che diventano cittadini italiani su una carta dei nostri valori nazionali simile a quella che adottano francesi e inglesi.