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Ulivo, giornata di vertici ad alta tensione

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Sono in ballo le candidature, tema spinoso su cui ogni leader discute in casa propria, e si definisce il ruolino di marcia per le manifestazioni mentre sono ancora da sciogliere alcuni nodi. Oggi è prevista una serie di riunioni dell'Unione e dell'Ulivo, mentre i Ds affronteranno, con una segreteria la mattina e un Ufficio di presidenza nel tardo pomeriggio, la questione del rinnovo del gruppo parlamentare che prevede l'applicazione di una norma tagliola che esclude quei parlamentari che hanno già fatto due legislature. Sotto la Quercia si stilerà l'elenco dei senatori e deputati che andranno a casa e di quelli che potranno beneficiare di una deroga. A Piazza Santi Apostoli, Romano Prodi, Piero Fassino e Francesco Rutelli si vedranno in tarda mattinata per fare il punto sulla lista unitaria dopo che sono stati definiti i capilista, e per discutere delle iniziative per la campagna elettorale. Sul tema delle candidature è prevista anche la riunione della commissione elettorale dell'Ulivo, che dovrebbe svolgere il lavoro impostato dai leader. A Franco Marini per i Dl e a Maurizio Migliavacca per la Quercia è affidato il compito di riempire le teste di lista dopo che per i primi posti era stato raggiunto un accordo il 25 gennaio. Si tratta di scegliere i numeri due e a seguire gli altri che compariranno dietro Prodi nella 15 circoscrizioni elettorali che saranno guidate dal professore. In vista del vertice dei segretari e del lavoro che svolgeranno Marini e Migliavacca, nelle sedi della Quercia e della Margherita si stanno mettendo a punto le proposte per comporre le teste di lista. In particolare si sta discutendo su come sostituire Giuliano Amato nella circoscrizione Veneto 2, dopo che l'ex premier socialista ha rifiutato la candidatura optando per un secondo posto in Toscana dietro a Vannino Chiti. Sempre a Santi Apostoli, in giornata si svolgerà una riunione dell'Ulivo sulla campagna elettorale con Renzo Lusetti (Dl), Fabrizio Morri (Ds) e Giulio Santagata per Prodi. In tarda mattinata, nella sede dell'Unione andrà in scena un vertice a quattro che dovrà risolvere la questione del simbolo dei Verdi e del Pdci per le elezioni. Si confronteranno: Paolo Cento per i Verdi; Oliviero Diliberto per il Pdci; Gianni Cuperlo per i Ds; Beppe Fioroni per la Margherita e Richi Levi per Prodi. Una intesa si era raggiunta la scorsa settimana dopo che Francesco Rutelli aveva chiesto ai due piccoli partiti di non adottare il simbolo dell'Unione perchè avrebbe danneggiato gli alleati. Ci sarà, comunque un richiamo al nome della coalizione, pare con una scritta in orizzontale che collega il simbolo del Sole che ride e la falce e martello dei comunisti italiani. All'ora di pranzo si vedranno i responsabili sul programma dei partiti del centrosinistra per il lavoro di sintesi sulle proposte e la definizione di una veste unitaria. La novità è che al tavolo, accanto a Pierluigi Bersani (Ds), Tiziano Treu (Margherita), Luigi Marino (Pdci), Walter De Cesaris (Prc), Angelo De Cesaris (Verdi), siederanno anche Enrico Villetti (come rappresentante non dello Sdi ma della Rosa nel Pugno) e Mauro Fabbris (Udeur). Si tratta del ritorno all'ovile del partito di Mastella che voleva stringere una intesa più favorevole sul piano delle candidature e ha chiuso il congresso di Napoli con una rinnovata alleanza con Prodi, e dell'ingresso di una nuova formazione politica che comprende oltre allo Sdi anche i radicali. Oltre agli impegni di coalizione, oggi per i Ds ci sarà un appuntamento di partito, atteso con trepidazione dagli interessati. La Quercia deciderà la lista degli accantonati e dei «salvati» per la prossima legislatura. La decisione presa dall'ultima direzione di non ripresentare, salvo deroghe, chi ha già due legislature è però temperata dall'intenzione di scegliere tra gli esclusi i sottosegretari in caso di vittoria. Alla vigilia della riunione della commissione elettorale dei Ds e de

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