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Fo non ci sta: «Continuerò a lottare»

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Il premio Nobel sconfitto rilancia: «Chi mi ha votato deve contare»

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Quest'anno invece Dario Fo ha voluto fortemente la candidatura alle primarie e, fino all'ultimo minuto, ha dato battaglia agli altri candidati, ma in particolare all'ex prefetto Bruno Ferrante, per vincerle e diventare così il candidato del Centrosinistra per Palazzo Marino. Sostenuto da Rifondazione Comunista e dall'area della sinistra più radicale, il premio Nobel, però, non ce l'ha fatta. Ha raccolto circa 20 mila voti, il 23,13% contro il 67,7% di Ferrante ed ora è pronto a dare ancora battaglia affinché le sue idee per Milano facciano parte del programma dell'Unione. «Alla fine — dice — io voterò per Bruno Ferrante perché deve vincere la sinistra. Non se ne può più della destra, e di questa milanese in particolare, che ha dimostrato con Albertini solo inefficienza. Però è chiaro che lotterò fino in fondo perchè le persone che hanno votato per me possano contare e possano continuare a far sentire la loro voce». «Ferrante - spiega - ha copiato in parte le mie proposte per quanto riguarda l'ambiente e lo smog però dimostra di non crederci fino in fondo. Io, per esempio, ho sottoscritto un impegno, che mi batterò contro le scempio della Gronda nord, lui no. Poi voglio sapere cosa farà davanti alle torri che vogliono costruire in città. Io lo sosterrò ma non si tratta di mettere un paletto perchè non cada». Durante la campagna elettorale la polemica con Bruno Ferrante è stata dura e in certi momenti aspra. Ora che le primarie sono finite e che Ferrante ha vinto, i toni forse si abbasseranno anche se il Premio Nobel assicura: «Io continuerò a lottare».

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