Si punta a un «effetto traino» per recuperare voti

Proprio lì dove con il proporzionale una manciata di voti farà la differenza, i vertici azzurri stanno pensando di mettere in campo gli esponenti di spicco al governo e nel partito per giocare sul cosiddetto effetto traino e recuperare i consensi perduti. Nulla è stato ancora deciso, l'ultima parola spetterà a Silvio Berlusconi, che dovrà mettere insieme le varie caselle del puzzle. Secondo fonti della maggioranza, il ministro dell'Interno Beppe Pisanu potrebbe presentarsi al Sud, oltre che in Sardegna (ma si parla anche del Lazio). In Sicilia ci sarebbero Enrico La Loggia, ministro degli Affari regionali, e il presidente dei senatori di FI, Renato Schifani. Pietro Lunardi, ministro delle Infrastrutture, dovrebbe correre in Emilia Romagna, mentre il governatore Roberto Formigoni punterebbe a fare il capolista al Senato in Lombardia, anche se non ci sono conferme al riguardo. Per la stessa Regione gira anche il nome di Girolamo Sirchia, ex ministro della Sanità. Secondo le ultime indiscrezioni a Enzo Ghigo toccherebbe il Piemonte. In particolare, FI potrà contare sul presidente del Senato, Marcello Pera, che dovrebbe candidarsi nelle regioni del Centro (escluso il Lazio). Forza Italia rilancia anche sulle quote rosa. È confermata la candidatura alla Camera della campionessa di sci, Manuela Di Centa, probabilmente nel Friuli Venezia Giulia. Discorso a parte merita il caso della showgirl Loredana Lecciso. In Puglia il partito ha deciso di puntare su un team forte con molti uomini-chiave in Parlamento e nel movimento azzurro, ma le indiscrezioni sulla «discesa in campo» della soubrette hanno provocato malumori interni. La lista a Montecitorio conterà, oltre a Berlusconi, su Raffaele Fitto e Guido Viceconte, i coordinatori regionali di oggi e di ieri; il presidente della commissione Affari costituzionali, Donato Bruno; il presidente della commissione Trasporti, Angelo Sanza; il sottosegretario alla Giustizia, Luigi Vitali e Antonio Leone, vicepresidente vicario dei deputati. In bilico ci sarebbe il posto di Gabriella Carlucci, che potrebbe essere trasferita nel Lazio. Tra le new entry, l'imprenditrice dei confetti Paola Pelino, che dovrebbe correre in Abruzzo. Stefania Craxi, leader della «Giovine Italia», dovrebbe presentarsi in Lombardia 1, mentre Margherita Boniver andrà probabilmente nella circoscrizione Piemonte 2. Per la Campania circola anche il nome del noto volto televisivo, Mara Carfagna, attuale responsabile regionale di «Azzurro Donna». Nessun problema dovrebbe esserci per Elisabetta Gardini, portavoce di FI, piazzata in Veneto, dove dovrebbe spuntarla anche il sottosegretario alla Salute, Elisabetta Alberti Casellati per il Senato. Per il Lazio si parla di Beatrice Lorenzin, coordinatrice regionale del partito, mentre Stefania Prestigiacomo sarà testa di lista nella circoscrizione Sicilia 2. Isabella Bertolini sarà confermata in Emilia Romagna. Il sottosegretario all'Economia, Maria Teresa Armosino, correrebbe in Piemonte 1. In casa Udc, quasi tutti gli uscenti dovrebbero essere confermati. Marco Follini dovrebbe presentarsi come capolista al Senato, ma non avrebbe ancora sciolto la riserva. Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Carlo Giovanardi, dovrebbe correre alla Camera in Emilia Romagna e probabilmente in Veneto e Lombardia 2. Per il ministro dei Beni culturali, Rocco Buttiglione, si parla di una candidatura in Lombardia 1 o in Puglia. Anche An dovrebbe confermare gli uscenti. Secondo quanto si apprende, i ministri innanzitutto, e i capigruppo dovrebbero presentarsi alla Camera in più di una circoscrizione subito dietro il leader Gianfranco Fini, che sarà capolista dappertutto. Quanto al Senato, Francesco Storace, ministro della Salute, dovrebbe fare il capolista nel Lazio. E secondo i boatos delle ultime ore Altero Matteoli, titolare del dicastero dell'Ambiente, potrebbe presentarsi a palazzo Madama nella sua Toscana.Anche An schiererà le sue donne con l'obiettivo di triplicare almeno il numero delle elette.