Anche Fini confessa
Devo anche dire che sono rimasto rintronato per due giorni...». Dopo Pier Ferdinando Casini anche Gianfranco Fini ha ammesso di essersi fatto una «canna» da giovane, rispondendo ieri sera a una domanda di Fabio Fazio durante la trasmissione su Raitre «Che tempo che fa». I due esponenti del centrodestra sembrano insomma essere stati in gioventù molto più «trasgressivi» di Francesco Rutelli che invece ha affermato di non essersi mai fatto uno spinello. Al di là della battuta, Fini ha tuttavia ribadito che «l'equiparazione di droghe leggere e droghe pesanti significa stabilire che drogarsi è un reato. Però c'è differenza tra spaccio e uso personale. Lo spaccio è punibile penalmente, l'uso personale merita invece la sanzione amministrativa». Il leader di An è intervenuto anche sul futuro della Cdl e ha spiegato che, a prescindere dal risultato elettorale, «sia che si vinca, sia che si perda», il centrodestra italiano dovrebbe riprendere il progetto del partito unico. Poi, a una domanda di Fabio Fazio su quale sarà il leader del centrodestra in caso di vittoria, Fini ha ribadito che «andrà a Palazzo Chigi il leader del partito che avrà più voti». E le voci secondo cui tra i leader possibili vi sarebbe anche Gianni Letta? Gli ha chiesto Fazio. «Sono solo voci, le ho sentite anch'io, anche perchè anch'io leggo i giornali. Tutti stimano Gianni Letta, anche gli avversari». Infine il leader di An ha rispostoa una domanda su chi sarà il vincitore delle prossime elezioni spiegando che la competizione elettorale «è ancora aperta e il centrodestra può recuperare». «Certo è che se vince il centrosinistra — ha aggiunto — è molto probabile che si ripeta la situazione del primo governo Prodi. Che cadde in seguito alle posizioni assunte dalle componenti più estreme della sua coalizione. Siamo in una situazione analoga, potrebbe ripetersi la stessa cosa».