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Amato rinuncia al Veneto, Prodi pronto a sostituirlo

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La battaglia dei capilista verso la soluzione. Il «dottor Sottile» correrà come secondo in Toscana

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Troppo presto. La probabile rinuncia di Giuliano Amato (che era stato inserito come capolista nella seconda circoscrizione del Veneto) ha infatti aperto nuovi problemi che dovrebbero risolversi con una decisione di forza: Romano Prodi capolista anche in Veneto. Un'ipotesi che permetterebbe di non turbare il delicato equilibrio trovato all'interno del Listone allontanando definitivamente l'idea lanciata da Ds e Margherita di candidare una donna non riconducibile a nessuno dei due partiti. Ma non finisce qui. Anche nei Dl, infatti, è in corso un braccio di ferro. I vertici del partito hanno messo in campo da settimane un pressing asfissiante sull'attuale capogruppo a Montecitorio Pierluigi Castagnetti perché decida di traslocare al Senato (numero uno in Emilia), ma lui non è affatto intenzionato ad accontentarli. Vuole la Camera e tiene duro. Ciò nonostante è la pratica Veneto a preoccupare in queste ore gli «sherpa» dell'Ulivo. Alla fine, con tutta probabilità, l'ex Presidente del Consiglio dovrebbe correre in Toscana come numero due del diessino Chiti, ma l'ipotesi non convince fino in fondo Ds e Margherita che si troverebbero costretti a rinunciare ad un posto sicuro in testa alla lista. Infatti, mentre l'Ulivo cerca la quadra attorno al «caso Amato», sullo sfondo si combatte la battaglia per le altre teste di lista. In Puglia, ad esempio, dietro D'Alema, dovrebbe tornare in pista il prodiano Paolo De Castro, già ministro dell'agricoltura nel primo governo dell'Ulivo. Negli ultimi giorni, però, sono nati diversi problemi, soprattutto per l'esigenza del Listone di avere, accanto al presidente dei Ds, un candidato della Margherita capace di attrarre l'elettorato cattolico. In ogni caso, per quel che riguarda Palazzo Madama, il partito di Francesco Rutelli sta completando il puzzle. Il leader della Cisl Savino Pezzotta dovrebbe essere in Lombardia (anche se preferisce la Camera), Tiziano Treu in Veneto e Willer Bordon in Friuli. Per il centro, Lamberto Dini sarà in Toscana e Marina Magistrelli nelle Marche. In Abruzzo tocca a Franco Marini, mentre in Campania va Nicola Mancino. In Sicilia «combattono» Enzo Bianco e Sergio D'Antoni. In Sardegna è testa a testa tra Antonello Soru e Salvatore Ladu. Restano da riempire le caselle della Liguria, dell'Umbria, del Lazio, della Puglia, della Basilicata e della Calabria.

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