Mastella: con l'Unione rischiata la rottura
siamo irrequieti ma leali
Lo ha detto Clemente Mastella nella relazione di apertura del congresso del Campanile. «Ci saremmo fatti male, onorevole Prodi - ha detto Mastella - molto male. La nostra scelta però ha evitato il peggio e ci permetterà di vincere». Mastella ha ribadito l'intenzione dell'Udeur di correre alle elezioni del 9 aprile all'interno del centrosinistra con il proprio simbolo, senza cioè alleanze «aritmetiche» con qualche altro partito minore per superare la soglia del 2%. Decisione salutata dagli applausi della platea. Il segretario dell'Udeur ha quindi motivato la richiesta fatta a Prodi di garantire al suo partito alcuni posti all'interno della lista unitaria dell'Ulivo. «Con i nostri voti - ha detto - noi diamo alla coalizione 12 eletti in più. E se alla Camera non ce la dovessimo fare, noi garantiremo comunque alla coalizione 10 deputati in più. «Se ci fosse stata da parte nostra una scelta terza - ha proseguito - e lo dico a Prodi e Bertinotti, avremmo avuto un governo a maggioranza alternata alla Camera e al Senato». Mastella ha quindi ringraziato il Professore «per la sua comprensione politica. A Prodi dico che saremo leali; noi saremo un pO' come era Donat Cattin con Moro, nel senso che saremo a volte un pO' impertinenti, un pO' irrequieti ma saremo, sempre, costantemente, leali». Mastella ribadisce la chiusura sui Pacs e si dichiara pronto a votare contro, con il suo partito, se il centrosinistra vorrà approvarli nella prossima legislatura. «È un fatto di coscienza - ha concluso il leader dell'Udeur - è come con il divorzio».