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In ospedale l'onorevole ha la sua corsia

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Due giorni invece di due mesi l'attesa per una risonanza magnetica alla colonna vertebrale

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La necessità di doversi sottoporre a una risonanza magnetica nel tratto cervicale della colonna vertebrale. Tanti i disturbi, tutti correlati a una probabile ernia del disco. Così si inizia a chiamare gli ospedali. Al momento di prendere l'appuntamento per l'esame clinico, la realtà dei due individui si sdoppia, smette di correre su un binario unico. Lo scambio che li ha separati deriva tutto da quella particella «onorevole» che sta prima del nome di un parlamentare. L'uomo comune dovrà aspettare almeno due mesi, se non 120 giorni, prima di riuscire a sottoporsi alla risonanza. All'onorevole possono bastare 48 ore o una settimana. Nei due casi le reazioni del personale ospedaliero sono differenti. Una realtà sempre più evidente ogni volta che si ascolta il nastro delle registrazioni telefoniche. I due personaggi sono completamente inventati. La figura del parlamentare è stata delineata meglio per renderla credibile. Si tratta quindi dell'inesistente onorevole Benedetto Dalila, nato il 15 gennaio del 1958 a Milano, parlamentare ad un passo dall'entrare, come gli altri suoi colleghi, in uno dei periodi più infernali: la fine della legislatura e l'inizio della campagna elettorale. Indaffarato quindi. A noi basta presentarsi come Giuseppe Partanna della segreteria dell'Onorevole. Chiamando invece come una persona comune ci si scontra subito con la realtà dei nosocomi romani. L'evidenza dei lunghi tempi d'attesa è avvilente. Al Policlinico Umberto I il responso è lapidario: «Per l'esame non se ne parla prima di metà maggio». Al Sant'Eugenio l'operatrice dell'Urp, Ufficio relazioni con il pubblico, è gentile ma già delinea tempi biblici. Poi a parlare è il reparto Risonanza: «L'attesa è lunga. Per fissare l'appuntamento deve chiamare l'800986868, il numero verde del sistema sanitario regionale per la prenotazione degli esami. Le conviene considerare il San Raffaele, che fa l'esame in convenzione». Al numero verde, dopo aver fornito dati di un uomo qualsiasi ma inventato, l'operatore dice che si dovrà attendere per 120 giorni. Tuttavia l'Urp del Sant'Eugenio prospetta interlocutori diversi al segretario dell'onorevole. «Parli con il laboratorio di Risonanza, o con la direzione sanitaria. Le do i numeri». I tempi d'attesa sono molto lunghi. «Ma se lei telefona la mattina - ci dicono - ce la caviamo in un paio di giorni. Essendo però una faccenda delicata, è bene che lunedì mattina avverta direttamente il primario». Si cambia con il Sandro Pertini e per il cittadino comune «non si può prima di due mesi». E' proprio in questa struttura che si trovano gli operatori meno disponibili nei confronti dell'onorevole Dalila che dovrà aspettare fino al 18 febbraio. Infine, il Forlanini. «L'onorevole ne ha bisogno il più in fretta possibile». In 5 minuti la chiamata viene indirizzata al reparto della risonanza. Dopo aver focalizzato il problema, e lontano dalla cornetta del telefono, dal reparto si ottiene un altro numero. Lì risponde un medico: «È una continua assegnazione di posti, volano subito. Senta la disponibilità dell'onorevole, poi un posto glielo troviamo». La settimana prossima è possibile? si risponde. «Sì, lo troviamo il posto», assicura il medico.

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