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Curarsi nelle cliniche private Roba da Paperon de' Paperoni

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E lasciar perdere le cliniche private. Le tariffe richieste per una semplice risonanza magnetica alla cervicale rappresentano, infatti, un attentato alle coronarie del povero paziente. Costi salati, che garantiscono, come contropartita dell'elevato esborso, la certezza di eseguire l'esame richiesto al massimo entro un paio di giorni. Certo, ci sono cliniche, come la Quisisana, nel quartiere Parioli, che per eseguire la risonanza chiedono 400 euro e impongono la prenotazione dell'esame una settimana prima. Sempre meglio che attendere mesi per sapere se si è affetti o meno da un'ernia del disco. Com'è facile intuire, dunque, il panorama delle cliniche private, nella Capitale, è tutt'altro che a buon mercato. Tuttavia, non mancano le eccezioni, che, more solito, finiscono col confermare puntualmente la regola. Nelle strutture private in regime di convenzione i costi sono abbordabili e i tempi d'attesa molto inferiori se paragonati a quelli del servizio pubblico. Per esempio, la Panigea, centro polimbulatoriale nel quartiere Appio-San Giovanni, per la tanto agognata risonanza magnetica al tratto cervicale C5/C6, chiede, in convenzione, soltanto il pagamento di un ticket di 36 euro e garantisce l'effettuazione dell'esame entro dieci giorni. Un ottimo rapporto tempestività-prezzo, non c'è che dire. Peccato che il resto del panorama delle strutture sanitarie private non sia altrettanto a buon mercato. Qualche esempio per capire bene il fenomeno. La Casa di Cura Nuova Villa Claudia, in via Flaminia Nuova, per eseguire una risonanza magnetica esige il pagamento di 250 euro. Risponde una segretaria molto gentile e dalla voce impostata. Dispostissima a dare informazioni all'utente. Interpellata sul prezzo del trattamento e sui tempi d'attesa dice: «Costa 250 euro, ma l'esame può eseguirlo anche domattina». Il messaggio è chiaro: si paga di più, ma almeno non si deve attendere, tant'è che, prenotando il venerdì pomeriggio, si può effettuare la risonanza addirittura il sabato mattina. Meno di dodici ore d'attesa. Fantastico, verrebbe da dire. Non fosse per quel mezzo milioncino di vecchie lire da sborsare. Ma la Nuova Villa Claudia è una delle strutture sanitarie private più economiche e garantisce un'ottima tempestività nell'eseguire l'esame. Altrove, infatti, le tariffe salgono vertiginosamente. All'Aurelia Hospital, in via Aurelia, risponde la solita segretaria gentile e dalla voce ben impostata, che spiega al paziente che la risonanza magnetica alla cervicale costa 258 euro e per l'esame, non in regime di convenzione, si deve attendere «al massimo un paio di giorni». Alla Casa di Cura Villa Flaminia la risonanza si può effettuare - sempre non in convenzione con l'Asl - ugualmente in un paio di giorni, ma pagando un tantino di più: 336 euro. Cifre decisamente più elevate, quasi astronomiche per i salari dell'italiano medio, a Villa Stuart e alla Quisisana, che, entrambe non in convenzione, chiedono 400 euro. Nella prima, la solita cortese segretaria - ci siamo ormai abituati - chiarisce che il paziente può prendere appuntamento e sostenere l'esame «tra due, massimo tre giorni». Alla Quisisana invece bisogna prenotare «sette giorni prima». Vero è che non tutte le cliniche private effettuano risonanze magnetiche. Sono almeno una decina quelle contattate che hanno cortesemente risposto: «Ci spiace, non le facciamo». Insomma, il paziente non ha scelta. O attende mesi, o accetta il salasso delle cliniche private. Ammesso sempre che l'esame di cui necessita venga effettuato.

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