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Il Nuovo Psi torna nelle mani di De Michelis

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La scissione con i socialisti rimasti fedeli a Bobo Craxi era avvenuta lo scorso 21 ottobre in un movimentato Congresso del partito. Secondo la nota diffusa, il Tribunale ha affermato l'inesistenza giuridica del congresso che aveva eletto Bobo Craxi, per cui De Michelis è il segretario del Nuovo Psi ed ha «piena capacità di disporre, a norma di Statuto, del nome e del simbolo del partito». Le reazioni delle due parti non si sono fatte attendere. I socialisti che fanno capo a Bobo Craxi hanno affermato che «il loro partito si farà valere in tutte le sedi per rovesciare una decisione che, sostanzialmente, riequilibra quella del Tar di Catania, la quale, di fatto, la rende inapplicabile». L'ufficio stampa di Gianni De Michelis ha spiegato come si è giunti a questa decisione: «La Commissione di garanzia paritetica, che avrebbe dovuto accertare la platea e risolvere le numerose contestazioni sorte al riguardo, non ha mai portato a termine il proprio compito, non avendo potuto riunirsi nell'imminenza della data fissata per il Congresso, a causa del mancato accordo tra i suoi componenti rappresentanti delle due mozioni contrapposte, di Craxi e De Michelis. Dall'inesistenza del Congresso - prosegue la nota - consegue la piena legittimazione di Gianni De Michelis quale Segretario nazionale del Nuovo Psi, e la sua piena capacità di disporre, a norma di Statuto, del nome e del simbolo del partito».

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