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Berlusconi fa outing «Odio la tv e la politica»

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E anche questa volta c'è riuscito. Così ieri Berlusconi prima ha detto di odiare le apparizioni in tv e poi addirittura si è improvvisato dj per oltre un'ora su una radio privata. La maratona su tv e radio continua a base di botta e risposta con l'opposizione inframezzato da confidenze e piccoli aneddoti. Ieri si comincia con Sky tg24. Il premier ospite di Maria Latella esordisce chiarendo la questione della data del voto. «Si voterà il 9 aprile, come annunciato, e anche avendo alle spalle un lavoro di due settimane in più: la decisione è prerogativa del Capo dello Stato ma mi sembra che stia andando in questa direzione». E quando il conduttore, Maria Latella, insinua velenoso che Ciampi non avrebbe più fiducia nel premier, lui replica secco: «Non credo si possa dire che se c'è la parola del presidente del Consiglio il Capo dello Stato poi non si fidi, pacta sunt servanda». Ma dopo l'argomento serio scivola sul privato e confessa: «Odio andare in tv. Non mi piace stare qui, avrei tante cose da fare». Allora perchè lo fa? «Perchè mi piacerebbe far sapere agli italiani quello che è stato fatto dal governo». E non si ferma qui: «La politica, il suo ambiente non mi piacciono ma lo faccio solo per senso di responsabilità». Poche ore dopo aver reso noto la sua intolleranza per la tv ecco che il premier si collega in diretta da Palazzo Grazioli con una radio privata. A Rtl rivela di essere «in un momento di grande stress» e che vorrebbe «cambiare tutto quello» che fa, perchè «95 cose su cento sono imposte dalle situazioni e dagli altri». Il premier si lamenta di non essere riuscito mai andare in un ristorante romano e a causa del gran lavoro non riesce a vedere più nemmeno il Milan. Confessa che gli sono rimasti pochi hobby come il giardinaggio e le canzoni con Mariano Apicella. Rivela di comprare «sempre gli stessi calzini, vestiti e scarpe». Stimolato dalla conduttrice Nicoletta De Ponte si lascia andare all'immancabile aneddoto. Racconta di quando operato al mattino di ernia, al pomeriggio era già alla scrivania. Insomma, scherza «mi piace far credere di essere un po' Superman». E quando arriva il momento della canzone, la conduttrice chiede al premier di «lanciarla». È un disco di Mario Apicella e Berlusconi si improvvisa dj. Il premier è in gran forma, sorriso largo, battuta facile, ironia spigliata e verve polemica. Ha in tasca i risultati del sondaggio che danno Forza Italia in netta ripresa. «Non mi risulta che siamo alla canna del gas» dice alla Latella, anzi secondo le ultime rilevazioni «siamo in una situazione di sostanziale parità fra i partiti del centrodestra e quelli del centrosinistra». Parla come al solito a largo raggio a cominciare dai temi di maggiore attualità. Come l'Alitalia dove le agitazioni dei sindacti di sinistra sono fatte per distogliere l'attenzione dal caso Unipol; poi il problema del gas. Berlusconi assolve i russi che «si stano comportando da veri amici e ci stanno trattando bene con una riduzione molto limitata che alla fine potrebbe essere del 7-8%». E ha attaccato i precedenti governi che «non hanno mai affontato il problema dei rifornimenti». Parla della revisione della legge sulla legittima difesa. «Ora sono i ladri ad avere paura e sanno che se entrano in casa corrono un rischio in più». Smentisce l'ipotesi di un aumento della vendita delle armi. Anzi il risultato sarà «una diminuzione dei furti». Berlusconi afronta anche il tema dell'aborto. «La legge attuale risponde alle esigenze della donna ma ocorre fare il possibile per evitare che questa decisione, che è un trauma, venga assunta». Poi passa all'attacco di Prodi e ironizza sulla sua assenza dalle tv lasciando intendere che lo aspetta al varco. «Dov'è Prodi? Sembra sparito. So che fa battute e vorrei che le facesse davanti a me e davati a una telecamera». Insiste nell'accusa al professore di «aver beneficiato della riforma sulla legge sull'abuso di ufficio. Berlusconi passa in rassegna anche la questione dei diritti tv del calcio e difende l'operato di Forza Ital

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