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Alla fine anche l'Unità cede all'immobiliarista Coppola

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Per un giorno Danilo Coppola, l'immobiliarista romano additato da tutti come uno dei «furbetti del quartierino», ha monopolizzato l'attenzione dei 3.000 arrivati al Palafiera di Roma per ascoltare D'Alema e Fassino. Complice un'intera pagina a pagamento pubblicata sull'Unità. Una pagina che, complice l'elevato numero di copie del quotidiano presenti al Palafiera, non è certo passata inosservata. Bastava passeggiare qua e là nei corridoi del palazzo per trovare qualcuno intento nella lettura interessata del «proclama di Coppola». Sì, perché la pagina pubblicata sull'Unità, altro non è che un lungo e dura atto d'accusa nei confronti del Sole 24 Ore del suo direttore Ferruccio De Bortoli colpevoli di una vera e propria campagna diffamatoria nei confronti del gruppo e del suo azionista. Comprensibile lo sconcerto dei segretari. Ma come, abbiamo attaccato gli immobiliaristi, abbiamo detto che sono uno dei mali della nostra società, abbiamo scaricato Consorte proprio per quelle sue «amicizie pericolose» e adesso ospitiamo una pagina del gruppo Coppola addirittura sull'Unità? La notizia fa presto il giro del Palafiera. Qualche giornalista cerca di saperne di più. Nei capannelli ci si interroga su questa improvvisa e inspiegata inversione di tendenza. C'è anche chi trova conferma ai dubbi con cui si è presentato a Roma. «Visto - commenta un segretario - continuiamo a strizzare l'occhio agli immobiliaristi». In realtà, dietro la pubblicazione, non si nasconderebbe nessun cambiamento di linea, ma solo una motivazione economico-editoriale. Che l'Unità non navighi in buone acque, infatti, è cosa risaputa. Così quando venerdì il gruppo Coppola ha proposto a quasi tutte le testate di pubblicare il suo «editto» (avrebbe rivolto la stessa richiesta ad altri giornali ricevendo solo rifiuti) l'Unità ci ha fatto un pensierino. Anzi, più di un pensierino, visto che è stato l'unico quotidiano a pubblicarla. In fondo i soldi sono soldi, anche quelli degli immobiliaristi.

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