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Al ristorante tra i fischi: «Buffone»

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Per sedere a tavola con berlusconi gli ospiti hanno dovuto pagare 10.000 euro. Il locale, scelto dal coordinatore regionale Denis Verdini, era Sabatini, uno dei ristoranti storici della città, a pochi passi da dove il premier ha fatto il suo comizio. Ad accogliere il premier c'era quindi una scenografia in pompa magna ma fuori dal locale un gruppo di fiorentini deve aver mandato di traverso il pasto al Cavaliere. Il premier è stato infatti accolto con un coro di «Buffone! Buffone!» mentre all'interno gli ospiti industriali seguivano l'incidente facendo finta di niente. La serata è stata allietata dalle «Coci Sisters», un trio composto da tre sorelle di Lastra a Signa che ha eseguito un repertorio di brani celebri degli anni Sessanta e Settanta. Si dice che Berlusconi si sia raccomandato di persona che le cantanti fossero particolarmente avvenenti. I commensali, seduti attorno a tavoli rettangolari per otto persone, con fiori freschi al centro, tovaglia bianca e sedie di velluto rosso, servito di piatti anch'essi bianchi orlati d'azzurro, sono stati serviti da 10 camerieri. La scenografia prevedeva due grandi bandiere di Forza Italia collocate nel giardino d'inverno, due manifesti color azzurro sfumato senza foto, ma con la scritta «Silvio Berlusconi, dalla Toscana per l'Italia». Lo stesso slogan era replicato anche sui segnaposto, questi invece color crema. La cena, aperta e chiusa dall'esibizione canora, è durata circa tre ore. Il menù, cucinato da sei chef era particolarmente curato. Prevedeva antipasto alla «Sabatini», con pesce marinato e affumicato, la classica ribollita toscana e un risotto con funghi porcini. Per secondo filetto di manzo alla griglia con pomodori alla provenzale, carciofi alla casalinga e patate alle nocciole. Il dessert era composto da zuppa inglese e millefoglie. Come vino bianco è stato scelta una Vernaccia di San Gimignano (riserva di Guicciardini Strozzi), il rosso era un «Ocra» di Bolgheri, sempre di Guicciardini Strozzi, mentre a chiudere la serata uno Champenois Monterossa magnum. La scelta di cibi e abbinamenti enologici è stata di Verdini e dello chef Rosario Santoro.

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