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LA MAGGIORANZA cerca di incassare il colpo mentre l'opposizione si scioglie in un lungo interminabile applauso.

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Anche se nella Cdl al dispiacere si aggiunge l'incredulità per una decisione che in molti definiscono inspiegabile. A partire dal «padre della legge», il presidente della commissione Giustizia della Camera Gaetano Pecorella (Fi) che commenta: «Appare inspiegabile quali possano essere le ragioni di incostituzionalità». Al suo fianco anche il vicecoordinatore nazionale di Forza Italia Fabrizio Cicchitto e l'azzurra Isabella Bertolini. Tutti e due si sono detti stupiti che una legge «liberale» e «sacrosanta» possa esser stata accusata di incostituzionalità. Sempre nella Cdl Alleanza Nazionale mantiene invece una certa equidistanza. Gianfranco Fini, ospite della trasmissione Conferenza Stampa richiama il rispetto «doveroso» nei confronti del Capo dello Stato rinviando qualsiasi commento al momento in cui saranno spiegati i motivi dell'incostituzionalità. Mentre il capogruppo di An alla Camera Ignazio La Russa pensa alla data di scioglimento delle Camere: «Sicuramente il presidente Ciampi terrà conto, visto che ha rinviato la legge, che ci serve un tempo ragionevole per correggerla» aggiungendo di sperare che «il desiderio di Ciampi che la norma venga corretta si unisca alla volontà della sinistra di non fare ostruzionismo». Sul fronte opposto l'Unione si scatena. «Basta sfasciare la giustizia» grida il Verde Pecoraro Scanio. «Un applauso al presidente Ciampi che ancora una volta ha difeso la democrazia e la giustizia» gli fa eco il leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro. Per Bertinotti, invece, la notizia del rinvio alle Camere della legge è, semplicemente, «una buona notizia». Mentre il capogruppo della Margherita Pierluigi Castagnetti parla di rinvio «ampiamente atteso». Duro il commento del capogruppo della Quercia alla Camera Luciano Violante: «È una legge criminogena e che sacrifica i diritti delle vittime». Divisioni si registrano anche all'interno del mondo della Giustizia. Per l'Associazione Nazionale Magistrati «il rinvio conferma i timori espressi». Ma Ettore Randazzo, presidente dell'unione della Camere Penali si dice «sorpreso» per questo rinvio. Soddisfatto, invece, il vicepresidente del Csm Virginio Rognoni.

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