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Cossiga: «Aveva molti amici che non si sono dichiarati tali»

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Sono le 11.30, la scena è illuminata da un sole caldo. Una corona di garofani rossi, su cui c'è scritto semplicemente «Francesco Cossiga», è già dalle prime ore del mattino sulla tomba del leader scomparso. Nel piccolo camposanto avanza Cossiga. Cammina lentamente. Al suo fianco c'è, rispettosamente in silenzio Bobo Craxi. Cossiga congiunge le mani raccogliendosi in preghiera, poi si fa il segno della croce e dalla folla parte un lungo applauso «Nel ricordo di Bettino e delle sue battaglie per la libertà e la modernità della Patria italiana! Un amico», è il messaggio che scrive sul registro che dal 2000 a oggi ha raccolto migliaia di firme. «Aveva molti amici, ma a molti di loro è mancato il coraggio di dichiararsi tali - ha detto Cossiga al termine della cerimonia nel cimitero - Se uno il coraggio non ce l'ha non se lo può dare, si sono pentiti in molti di non avere avuto coraggio, ma non lo possono dire. Lo confesseranno sul letto di morte».

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