«Ora speriamo in un rapporto migliore»

E ancora, attenzione al negoziato per il rinnovo degli accordi sul fondo complementare e agli organici e le strutture periferiche. E poi, uno stop ai benefici concessi all'ex Governatore, Antonio Fazio. Ecco, in sintesi, le priorità su cui la Falbi chiama al confronto il nuovo Governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi. «Occorre superare ogni tentennamento, riavviando una decisa e ferma iniziativa per portare a risoluzione i problemi sopra prospettati», ha scritto in un lungo documento il segretario Luigi Leone. «Auspichiamo che il nuovo Governatore, a fronte di una situazione interna profondamente lacerata e di relazioni sindacali ridotte in macerie da Fazio, decida con immediatezza di incontrare le organizzazioni sindacali per definire un corretto percorso che consenta di ridare fiducia e serenità a tutte le colleghe e i colleghi», prosegue, e avverte: «Se così non dovesse essere, non avremmo dubbi o perplessità sulla ripresa di un conflitto». I primi atti concreti di «distensione» che il sindacato attende da Draghi sono «il ritiro del ricorso presentato in magistratura e la dichiarazione di rinuncia a ogni pretesa di modifica dell'articolo 79» relativo al prolungamento di alcuni rapporti di lavoro oltre l'età pensionabile e la nomina del nuovo segretario generale, «in sostituzione di Giussani, a cui affidare il mandato per definire rapidamente le più urgenti problematiche e, a seguire, il rinnovo dell'accordo sul Fondo Complementare e del contratto di lavoro». La campagna di stampa degli ultimi mesi, «oggettivamente strumentale e teleguidata», secondo la Falbi, «ha destato legittime preoccupazioni in tutte le nostre realtà lavorative, già provate dagli eventi che hanno condotto alle dimissioni dell'ex Governatore».