I pretoriani battono le truppe dei partiti
mailche partono nel pomeriggio. Il popolo dei fax non c'è più. Adesso si viaggia su internet e via cellulare. Per la prima volta i pretoriani del Professore diventano più veloci e più organizzati dei partiti. Battuti, spiazzati, superati e surclassati. Sbaragliate le truppe dei Ds e della Margherita. Quello che è successo ieri pomeriggio segnerà forse una piccola svolta nei rapporti interni alla coalizione. I fedelissimi di prodi, infatti, hanno inviato una mail a quante più persone era possibile per sostenere l'iniziativa del leader del centrosinistra: «Ti chiediamo di sottoscrivere la nostra dichiarazione che dovrà giungere al professor Prodi e ai responsabili dei partiti di centro-sinistra entro le 17 di oggi». In allegato vengono riportati ampi stralci delle dichiarazioni domenicali di Romano Prodi. E subito dopo viene aggiunto: «Se sei d'accordo, invia una mail a movimentopro@libero.it, specificando la tua professione, l'età e la città in cui vivi. Inoltre, se ritieni di coinvolgere alcuni amici in questa iniziativa, fallo liberamente, ricordando loro di inviarci una mail di adesione». Un passaparola telematico bello e buono. Spontaneo, spontaneistico, virtuale ma realistico. Il tutto è partito da Filippo Andreatta, il pasdaran del Professore. Costretto al letto da un febbrone a quaranta gradi, il figlio dell'indimenticabile ministro della sinistra dc (e padrino e maestro di Prodi) mobilita tutto il mondo prodiano. con lui ci sono anche il bocconiano Massimo Bergami, il professore milanese Gregorio Gitti (è editorialita del Corriere della Sera di cui è azionista la Banca Intesa del suocero Bazoli), l'ex capo della segretaria di Spadolini Claudio Lodici (oggi insegna Scienze politiche alla American University of Rome), Franco Mosconi che faceva parte dello staff di prodi a Bruxelles, il professore di Gestione dell'Innovazione a Bologna Maurizio Sobrero, il vicedirettore dell'istituto Carlo Cattaneo Salvatore Vassallo: tutti uomini che animano la Fabbrica del Programma e della fondazione Governareper, il cuore della propaganda bolognese. Vivono tutti tra il capoluogo emiliano e Milano, sono per lo più economisti, hanno avuto anche esperienze all'estero. L'appello da sottoscrivere è breve ma efficace: «Condividiamo il messaggio espresso da Romano Prodi il 15 gennaio, riteniamo in particolare che sia necessario recuperare lo spirito delle primarie e accelerare la costruzione del Partito Democratico, unico strumento per una chiara vittoria alle elezioni e per dare al Paese un Governo capace di superare la crisi. Con questo spirito, stiamo dando vita ad un'associazione per il partito democratico». In realtà, già in passato soprattutto Andreatta e Gitti si erano recati dal notaio per fare il primo passo per la nascitura nuova formazione politica. Ora si preparano a spingersi oltre, anche perché sono loro che lanciano Prodi nella sua crociata contro gli altri partiti del centrosinistra.