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«Che errore pensare di aver già vinto»

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Boselli all'Unione: «Non dobbiamo abbassare la guardia, dall'altra parte non mollano mai»

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Enrico Boselli, segretario dello Sdi, torna sulla manifestazione di sabato a favore delle unioni civili. E rimprovera Prodi per i giudizi espressi sull'iniziativa di piazza Farnese a Roma. «Prodi ha proposto i Pacs, e questa è una proposta importante, non credo che sia giusto il giudizio che ha dato della manifestazione. È stato doveroso essere lì, come è stato doveroso manifestare a Milano in difesa della legge 194». Eppure oggettivamente il centrosinistra non è compatto in tema di diritti e laicità dello stato. «Beh io mi auguro che lo sia sempre di più anche perché l'ondata neointegralista che attraversa l'Italia va assolutamente contrastata. Non bisogna essere timidi su certe questioni così importanti». Ma in Spagna, Francia o in Inghilterra sui temi dei diritti delle coppie di fatto e di quelle omosessuali c'è da tempo un ampia convergenza della società e della politica che in Italia sembra ancora lontana «La ragione è ovvia: il Vaticano ci considera sorvegliati speciali. È ciò è davvero inaccettabile. Il principio della laicità dello stato è un principio che non può essere oggetto neppure di discussioni. Le istituzioni democratiche, i cittadini, i politici non possono accettare che nel 2006 il peccato diventi reato. Dobbiamo difenderci da certe interferenze della Chiesa». Certo per lei è facile dirlo, ma il leader della sua coalizione è un cattolico convinto. Posizione scomoda non crede? «No. Mi sembra proprio che Prodi abbia dimostrato ampiamente che le sue scelte religiose e personali non c'entrano con quelle politiche. Basti pensare la sua partecipazione al voto al referendum sulla procreazione assistita quando la Cei chiedeva di disertare, la difesa della legge 194 per l'interruzione della gravidanza, e ancora l'aperta difesa delle unioni di fatto». Quindi pensa che sarà proprio il Professore a vincere le resistenze tra chi dalla Margherita a Mastella non è proprio su posizioni liberali come le sue in materia di diritti? «Io penso che sarà la società a far vincere certe resistenze. Per fortuna il paese reale è molto più avanti della politica. Sono convinto che gli italiani sono liberi e laici e che niente e nessuno li riporterà indietro» Ma lei si «pacserebbe» con qualcuno? «Io sono sposato da tempo e quindi non è una questione che mi riguarda personalmente. Ma sono convinto che tutti devono poter avere gli stessi diritti». In queste ultime settimane il centrosinistra è un po' in affanno. È finita la corsa di Prodi verso Palazzo Chigi? «L'errore più grave che poteva commettere il centrosinistra era quello di considerare la battaglia già vinta. E un po' è stato fatto, ma come s'è visto Berlusconi non molla. Lui e i suoi alleati combatteranno fino alla fine. E quindi non bisogna abbassare la guardia. Noi dello Sdi daremo il nostro contributo anche conducendo certe battaglie, che fanno bene al centrosinistra più di quanto pensino alcuni».

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