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In corteo anche chi difende la famiglia

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Il boicottaggio alla proposta della sinistra, ieri ha fatto il giro di buona parte della città: dalla Tuscolana al centro di Roma diverse associazioni politiche e religiose hanno infatti manifestato contro i Pacs. Azione Giovani, «figlia» di Alleanza Nazionale, ha organizzato un sit-in a piazza Giulio Agricola: una cinquantina di giovani ha distribuito migliaia di volantini e dispensato informazioni per spiegare la ragione per cui i Pacs non dovrebbero essere istituiti e, soprattutto per manifestare contro l'iniziativa presa dal presidente del X Municipio che ha creato una sorta di registro per iscrivere coppie di fatto e coppie omosessuali. «Siamo assolutamente contrari alla proposta dei Pacs, perché la vera famiglia è quella che si basa sull'unione di un uomo e una donna che decidono di impegnarsi civilmente e moralmente attraverso il matrimonio - spiega Eugenio La Rosa, dirigente provinciale di Azione Giovani - I Pacs comportano inoltre un dispendio enorme sotto il profilo economico, quando invece per le famiglie reali non c'è una vera politica d'aiuto. Il registro istituito dal presidente del nostro Municipio poi è anticostituzionale. Il suo "lavoro" è di pensare agli abitanti del quartiere, il problema dei Pacs riguarda lo Stato». Concorda anche Diego Broglia, segretario del circolo Azione Giovani- Appio Claudio: «La vera famiglia è quella cristiana e tradizionale, unita dal vincolo del matrimonio. La società in cui oggi viviamo sta sgretolandosi lentamente proprio perché si stanno perdendo i valori e le basi che ci sono da centinaia di anni». In Piazza Ara Coeli, ha manifestato la propria disapprovazione ai Pacs anche il movimento cattolico «Militia Christi»: radunate sulla scalinata del Campidoglio con bandiere e striscioni, diverse persone hanno espresso la loro contrarietà: «La nostra manifestazione è a sostegno delle parole del Santo Padre che ha ricordato più volte di non legittimare le unioni di fatto - dice una donna - che sono anche ipocrite visto che pretendono diritti ma non contemplano doveri. E' una questione morale: dove manca la morale di Dio non può esserci giustizia». Tanti ragazzi di Forza Nuova, hanno invece deciso di riunirsi in Largo Goldoni, per far sentire la propria voce e gridare nei megafoni «No ai Pacs, si alla famiglia unita dal vincolo del matrimonio». «Siamo assolutamente contrari all'istituzione dei Pacs e dei diritti alle coppie gay - spiega Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova - lo Stato deve aiutare le famiglie "vere". L'Italia non è la Spagna, chi sposa queste cause è destinato a perdere politicamente perché la gente vuole tradizione e valori. Noi di Forza Nuova vogliamo boicottare questo progetto della sinistra che porterà solo confusione e spersonalizzazione della famiglia e di quello che rappresenta nella società. Oggi qui ci sono tanti giovani, e sono loro i primi a dire no, perché per il loro futuro vogliono italianità e valori tradizionali. I Pacs al contrario rappresentano un mezzo di dissoluzione sociale».

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