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Nel simbolo rispunta il garofano rosso

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L'alleanza elettorale è stata presentata nell'aula magna di palazzo Marini. Il logo è diviso in due mezzelune. In alto, quella azzurra della Dc con la scritta autonomisti, il tricolore e la bandiera Ue. E sotto, su campo bianco lo storico simbolo del Psi, in questi giorni oggetto di una contesa politica a colpi di carta bollata tra De Michelis e Bobo Craxi. Rotondi ha annunciato così il battesimo: «Esponiamo per la prima volta il nostro simbolo che mette insieme le forze che hanno collaborato per 30 anni». Gli ha fatto eco De Michelis: «È inaccettabile la rinuncia al nostra storia, abbiamo un'opinione opposta a quella di Boselli che nei giorni scorsi ha detto legittimamente che il garofano non ha più senso, perchè appartiene al passato». Bobo Craxi sulla questione del simbolo è stato tranchat. «Sappiano Berlusconi, De Michelis e Rotondi stesso che dovranno cambiare simbolo visto che non possono utilizzare il garofano socialista, tantomeno la scritta partito socialista. Detto questo, tanti auguri...». Gianni de Michelis ha sottolineato: «Noi non vogliamo rinunciare alla continuità col nostro passato e, come già nel 2001 scegliemmo la Casa delle Libertà perchè ci offriva lo spazio necessario per perseguire il nostro principale obiettivo, il rilancio della nostra identità, così oggi proponiamo un'alleanza in grado di offrire una possibilità in più al Paese di uscire dalla difficile situazione in cui versa». «Come cinque anni fa, oggi, siamo convinti che il percorso compiuto nella prima Repubblica, pur con alcuni errori, costituisca un patrimonio destinato ad essere ancora utile all'Italia. Abbiamo un'opinione opposta a quella di Boselli che nei giorni scorsi ha detto che il Garofano non ha più senso perchè appartiene al passato: non è infatti al passato che guardiamo ma proprio al nuovo futuro».

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