Il discorso nell'udienza concessa a Veltroni e ai presidenti di Provincia e Regione, Gasbarra e Marrazzo
Il Papa difende la famiglia dai PacsChiaro il riferimento a un provvedimentodella Giunta del Lazio che vuole introdurre le unioni di fatto
Ricevendo, infatti, in udienza privata i tre amministratori — tutti del centrosinistra — il Pontefice non si è risparmiato e a spada tratta ha difeso la famiglia legittima fondata sul matrimonio, ha condannato i Pacs e, dulcis in fundo, ha tuonato, pur senza citarla esplicitamente, contro l'introduzione in alcune regioni della pillola abortiva RU486. Il tutto senza mezze parole, in un discorso breve ma incisivo. Al termine dell'udienza, Veltroni si è rivolto al Papa parafrasando in bavarese una celebre espressione di Wojtyla: «Auf geht's, pack ma's!», e cioè «Damose da fa'». «Non sapevo — gli ha risposto il Papa — che il sindaco di Roma parlasse non solo in romanesco ma anche in bavarese; vuol dire che l'anno prossimo dirò anche io qualche cosa in romanesco». «Damose da fa'», dunque ma, battute a parte, quello che ieri ha parlato alle amministrazioni locali era un Papa che aveva poca voglia di scherzare. E così, dopo la stupenda omelia del tutto improvvisata lo scorso 8 gennaio durante il battesimo di dieci bambini nella cappella Sistina, ecco un altro discorso di alto livello, unico nel suo genere, perché mai Ratzinger, da quando è Papa, aveva parlato con tale incisività di matrimonio ed aborto. È vero, lo scorso 6 giugno, intervenendo al Convegno che la Diocesi di Roma aveva dedicato alla famiglia, Benedetto XVI aveva offerto un primo affondo, ma è ieri che le sue parole in merito sono state pronunciate con la maggiore semplicità e chiarezza possibile. Ma vediamolo, per punti, il discorso del Papa. Primo. Famiglia e matrimonio. Benedetto XVI ha ricordato che il matrimonio è l'elemento fondamentale della società e che per questo motivo «sono quanto mai opportuni tutti quei provvedimenti che possono essere di sostegno alle giovani coppie nel formare una famiglia e alla famiglia stessa nella generazione ed educazione dei figli». «Al riguardo — ha commentato ancora il Papa — vengono subito alla mente problemi come quelli dei costi degli alloggi, degli asili nido e delle scuole materne per i bambini più piccoli». Secondo. I Pacs. Ratzinger ha ribadito l'opposizione della Chiesa al riconoscimento di unioni diverse da quelle del matrimonio fra uomo e donna. «È un grave errore oscurare il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio, attribuendo ad altre forme di unione impropri riconoscimenti giuridici, dei quali non vi è, in realtà, alcuna effettiva esigenza sociale». Terzo. La pillola abortiva RU486. Benedetto XVI ha chiesto «attenzione ed impegno» al tema «della vita umana nascente». «Occorre — ha detto — aver cura che non manchino di concreti aiuti alle gestanti che si trovano in condizioni di difficoltà ed evitare di introdurre farmaci che nascondano in qualche modo la gravità dell'aborto, come scelta contro la vita». Quarto. Ammalati, anziani ed immigrati. Il Papa ha chiesto di non scordarsi «della centralità della persona del malato», soprattutto dei malati psichici — «peculiare attenzione meritano i molti casi di sofferenza e di malattia psichica, anche per non lasciare senza aiuti adeguati le famiglie che non di rado si trovano a dover fronteggiare situazioni assai difficili», ha detto il Papa — e poi, parlando del rapporto tra enti locali e terzo settore, si è detto «lieto per lo sviluppo che hanno avuto in questi anni le varie forme di collaborazione» tra le pubbliche amministrazioni e gli organismi del volontariato ecclesiale «nell'opera volta ad alleviare le povertà vecchie e nuove che purtroppo affliggono una parte non piccola della popolazione, e in particolare molti immigrati». Sdegnate, come sempre quando in ballo ci sono i temi della famiglia, del matrimonio e dell'aborto (e della vi