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Arriva la «lista di svolta»

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La lista dovrà comunque riscuotere il favore dei soci nell'assemblea del prossimo 28 gennaio, un appuntamento che non appare facile per Gronchi e dove i seguaci della vecchia gestione potrebbero anche presentare proprie candidature di contrasto. Dopo un consiglio durato oltre quattro ore e terminato nella notte, Gronchi ha così fatto passare i nominativi sui quali, insieme all'ex ministro Piero Giarda che ricoprirà la presidenza, aveva garantito. Da Lodi assicurano quindi che non ci sono stati compromessi e il direttore generale è uscito dalla sala riunioni con la stessa lista che aveva quando è entrato. La discussione è stata comunque vivace poiché fra i consiglieri dimissionari c'era la volontà di presentare alcuni nomi meno estranei al passato. Nella lista appaiono comunque due componenti dell'attuale consiglio: Guido Duccio Castellotti e Giorgio Olmo che aveva preso in mano le redini della banca come amministratore delegato il 2 agosto dopo l'interdizione di Fiorani. L'inclusione di Olmo è infatti spiegata dal comportamento da lui tenuto negli ultimi mesi. Olmo, viene fatto rilevare, è infatti colui che ha posto la propria firma nelle denunce e querele contro gli ex vertici Fiorani e Boni e nei documenti presentati alla Consob. Olmo ha inoltre offerto piena collaborazione a Gronchi e a Giarda sul piano operativo al momento del passaggio delle consegne.

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