«Simpatico e alla mano, diverso dagli altri»
Klaus Davi: «È più affabile, Prodi è un Forrest Gump venuto dalla Luna»
Anzi, gli ha pure chiesto che fine abbia fatto la proposta della moviola in campo, fatta anni prima. «Io l'ho detto tante volte. Ma non ho nessun potere in materia...», ha risposto aprendo le braccia il premier. Davi, lei che è un professionista dell'immagine, come le è apparsa la performance televisiva del presidente del Consiglio? «Berlusconi mi è sembrato molto avvantaggiato rispetto all'intervento precedente da Giuliano Ferrara. Ma accade sempre così al premier. Più si allontana dalla politica in senso stretto ed è libero da vincoli, più diventa ironico e disinvolto. Senz'altro molto più efficace che a "Otto e mezzo", anche se Ferrara è stato bravissimo, lo ha incalzato molto». È rimasto sorpreso? Teme per la tenuta dell'appeal del centrosinistra? «Certo, la sua competenza calcistica è grande ed era straordinariamente rilassato, divertito. Non solo, ma si faceva interrompere da noi senza alcun problema. Da Ferrara era diverso. Doveva rendere conto e a lui non piace. Come persona è sempre molto affabile e gentile. Ed è uno che ti dà la mano. Pochi politici lo fanno. In genere sono scontrosi e diffidenti. Molti, a stento, di salutano». Ha un retroscena di questa serata da raccontarci? «Sì ed è molto personale. Nel fuorionda infatti mi ha chiesto se ero stato proprio io a convincere Biscardi a votare alle primarie dell'Unione. Insomma mi ha bacchettato...Ho risposto di sì...L'ha fatto in modo molto simpatico, però». Dica la verità: Romano Prodi sarebbe in grado di una tale performance? «No, sul calcio proprio no. Magari sul ciclismo...». Diciamo che sono troppo diversi per fare un paragone? «Sì, è vero. Ma Prodi è una sorta di Forrest Gump. Sembra uno venuto dalla Luna. Però con quella sua aria da uomo spaesato della porta accanto, a volte può convincere il pubblico di più di un comunicatore troppo sicuro di sè. Stiamo attenti. Spesso l'aggressività o l'estrema sicurezza non pagano. l'uomo comune si identifica maggiormente nel forrest gump». Insomma, secondo lei, questa situazione pesante per i Ds, con l'esplosione del caso Unipol e la polemica sulla Quercia, le accuse e le divisioni, le critiche da parte degli alleaati e qualche mea culpa, quanto peserà sul risultato elettorale? I sondaggi oggi dicono che ci potrebbe essere un forte recupero della Cdl. «Io non credo molto a questi sondaggi. Se ci fossero le prove che qualcuno del vertice diessino avesse rubato del denaro sarebbe diverso. Ma finora sono solo illazioni e si parla di opportunità politica e basta, non di accuse...». Ripetiamo: ci saranno ripercussioni sul risultato elettorale? «Non credo proprio». Giu.Cer.