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L'ex istituto di Fiorani vola in Borsa

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Il titolo della Popolare ha beneficiato del mutato clima di fiducia del mercato alla nuova gestione del direttore generale Divo Gronchi e anche delle voci speculativi che candidano la banca a una fusione con altri istituti di credito. Intanto prosegue l'inchiesta milanese sulla scalata della banca lodgiana ad Antonveneta con gli accertamenti in Svizzera e in Lichtensteinda parte della Guardia di Finanza che sta dando la caccia a conti correnti che potrebbero essere riconducibili a politici o a eventuali loro prestanome. Le verifiche delle Fiamme Gialle, ancora nella fase iniziale, sono partite dopo gli interrogatori (secretati) dei pm di Milano a Gianpiero Fiorani, l'ex ad di Popolare Italiana, e poi a Gianfranco Boni, l'ex direttore finanziario dell' istituto di credito, arrestati lo scorso 13 dicembre insieme al commercialista Silvano Spinelli (ai domiciliari) e a Fabio Massimo Conti, uno dei gestori del fondo Victoria&Eagle. Ieri pomeriggio il procuratore aggiunto Francesco Greco e il pm Eugenio Fusco si sono recati di nuovo a San Vittore per un altro interrogatorio di Fiorani, il sesto da quando l'ex ad è finito in carcere. Una faccia a faccia durato oltre quattro ore. La settimana prossima, poi, è atteso in Procura l'arrivo degli ispettori inviati dal ministro Roberto Castelli in seguito alla fuga di notiziesulle conversazioni intercettate tra Consorte e il segretario dei Ds Piero Fassino.

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