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UN AUMENTO dei propri compensi deciso proprio mentre si annunciava un taglio del 10 per cento con la ...

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Quasi un regalo di Natale, che non ha mancato di provocare polemiche a Palazzo dei marescialli, ma che è passato comunque con 20 voti a favore, nessun voto contrario e l'astensione di quattro consiglieri: i tre del Movimento per la Giustizia e il togato di Magistratura democratica Francesco Menditto. L'aumento è stato inserito nel nuovo Regolamento di amministrazione e contabilità del Csm con una serie di emendamenti al testo originario; modifiche contro le quali hanno votato inutilmente i consiglieri del Movimento e di Md. Il risultato è che sono state migliorate diverse voci dello «stipendio» dei consiglieri: il trattamento di missione, l'indennità per le sedute di commissione e di plenum e della sezione disciplinare. «Non è stata una bella pagina - dice uno dei consiglieri "dissidenti", il togato del Movimento, Ernesto Aghina che sul sito della corrente ha condannato la decisione assieme ai colleghi del gruppo -. Si è trattato di una delibera totalmente inopportuna, di fronte alla contrazione di spesa per gli emolumenti dei consiglieri che proprio in quei giorni era stata annunciata nella legge Finanziaria». La crescita delle entrate dei consiglieri non sarà considerevole, spiega ancora Aghina, e non era volta a compensare la decurtazione, ma resta il fatto che «è inelegante rispondere con un aumento all'annuncio di una contrazione». Anche se non è chiaro quanto saranno aumentati gli stipendi, val la pena di ricordare che Carlo Azeglio Ciampi, presidente della Repubblica e presidente proprio dle Csm, è stato il primo a ridurre gli stanziamenti del Quirinale. Con una nota il 29 settembre, venne spiegato che «il Presidente della Repubblica nella piena consapevolezza delle difficoltà che attraversa in questo momento la finanza pubblica, ha comunicato al Ministro dell'Economia e delle Finanze, con lettera in data odierna, di aver operato una riduzione degli stanziamenti per la Presidenza della Repubblica da iscrivere nel Bilancio dello Stato per il triennio 2006 - 2008: per l'esercizio 2006 l'indicazione di spesa scende da 225 milioni euro a 217 milioni euro; per il 2007 si passa da 242 milioni euro a 225 milioni euro; per il 2008, infine, da 257 milioni a 233 milioni euro».

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