«Ora dovete
smetterla di aggredirci»
Il giorno della lettera del Professore sulla questione morale sollevata nel centrosinistra dal complicarsi della vicenda Unipol- Bnl il segretario della Quercia prova ad uscire dall'angolo. «Apprezzo e condivido l'intervento di Romano Prodi - è il suo commento affidato ad una nota -, non c'è dubbio che le vicende bancarie di questi mesi impongono a tutti una riflessione su temi che io stesso ho evocato in una intervista a La Stampa del 22 dicembre scorso». Insomma, agli eredi di Berlinguer, nessuno può insegnare qualcosa sulla «questione morale». «Il rapporto tra etica e politica - prosegue Fassino nella nota - tra solidarismo cooperativo e regole del mercato, tra partiti e soggetti economici, tra banche e imprese, tra interessi generali e responsabilità individuali sono questioni su cui tutti, e in particolare il centrosinistra, hanno il dovere non solo di riflettere, ma anche di avanzare proposte che fissino regole e principi capaci di assicurare per tutti trasparenza di comportamenti». Per quanto riguarda i Ds, però, nessuno si illuda, il segretario del Botteghino non ha nessuna intenzione di abbassare i toni. «Sono temi che i Ds discuteranno nella direzione dell'11 gennaio con serenità e serietà - conclude Fassino - respingendo ogni aggressione, contro cui continueremo a reagire con determinazione, e, come dice Prodi, "separando i fatti dalle opinioni, le opinioni dai pettegolezzi, i pettegolezzi dalle calunnie"».