La procura: «Nessuna violazione dell'immunità»
Nessuna trascrizione cartacea, quindi, perchè espressamente vietata dalla legge qualora emergano nelle intercettazioni parlamentari che non hanno a che fare con l'inchiesta. Procedure rispettate, pertanto, e utenze telefoniche di parlamentari non intercettate nel più scrupoloso rispetto delle norme. È questo il senso della lettera inviata dalla Procura di Milano al presidente della Camera Pier Ferdinando Casini, che contiene una sorta di relazione sulla questione relativa alle intercettazioni effettuate nel corso dell'inchiesta sulla scalata di Antonveneta.La missiva, inoltrata dagli inquirenti lombardi secondo uno spirito di «collaborazione» dopo le roventi polemiche sorte in seguito alla pubblicazione da parte del «Giornale» dell'intercettazione tra Consorte e Fassino, è stata trasmessa dal presidente della Camera alla Giunta per le autorizzazioni a procedere di Montecitorio.