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di GIANNI DI CAPUA PIOVONO NUOVE accuse su Giovanni Consorte e Emilio Gnutti nell'ambito dell'inchiesta ...

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I due, infatti, dovranno dovranno rispondere anche di associazione a delinquere. È questo quello che si è appreso ieri da ambienti giudiziari vicini alla procura Milanese. Per l'ex numero uno della compagnia assicurativa si tratta dell'ennesima accusa dopo quella di aggiotaggio. L'ex presidente di Unipol si sarebbe sentito contestare l'accusa in «apertura» dell'interrogatorio reso davanti ai magistrati milanesi una decina di giorni fa. Ma poi gli stessi inquirenti non avrebbero più mosso alcuna domanda a riguardo. Di certo, con la nuova accusa, la posizione di Consorte si fa sempre più difficile e c'è chi non esclude, a breve, almeno un nuovo interrogatorio a suo carico. Stessa sorte per il finanziere bresciano che ieri, tra l'altro, si è dimesso (sempre per motivi di salute) anche dal consiglio di amministrazione di Olimpia, la holding che detiene il 18% di Telecom. Anche se in serata, il suo avvocato difensore Giuseppe Frigo ha detto di «non sapere niente» di questa accusa. Intanto ieri in procura si è tenuto un nuovo interrogatorio nei confronti di Silvano Spinelli, ex dirigente di Bpl sospettato di essere il «tesoriere» privato di Gianpiero Fiorani e, come lui, accusato di associazione a delinquere finalizzata a diverse appropriazioni indebite, all'aggiotaggio e ad altri reati societari. I difensori dell'ex manager parlano di un confronto nel corso del quale Spinelli avrebbe tenuto un atteggiamento di «massima collaborazione». Ma, da quanto è trapelato ieri dal palazzo di giustizia di Milano, almeno un paio di volte, i magistrati milanesi avrebbero interrotto l'interrogatorio per consentirgli di confrontarsi con i suoi legali e di «ripensare» alle risposte date. Nel pomeriggio, poi, il «fronte» si è spostato a San Vittore dove il procuratore aggiunto Francesco Greco e il sostituto Eugenio Fusco si sono recati per interrogare ancora una volta Gianfranco Boni, ex direttore finanziario di Bpl. Ma gli stessi i magistrati milanesi sarebbero pronti a recarsi già nei prossimi giorni a Montecarlo dove, secondo le ricostruzioni dell'Espresso, si troverebbero una serie di depositi su cui sarebbero transitati decine di milioni di euro almeno nell'arco di alcuni anni. E nel sovrapporsi delle inchieste, continuano anche quelle che riguardano il presidente autosospesosi di Confcommercio Sergio Billè. Oggi alle 10 Billè sarà davanti ai giudici di Roma. Il presidente dei commercianti è accusato di aver fatto un uso improprio dei cosiddetti «fondi del presidente», cioè di somme accantonate annualmente dalla Confcommercio per interventi extra bilancio. Insieme con Billè l'indagine coinvolge anche l'immobiliarista Stefano Ricucci.

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