La Lega: «Affermazioni razziste». I Verdi: «È aggressione alla signora»
A dar fuoco ale polveri è il ministro per le Riforme Roberto Calderoli. «Mi auguro sinceramente che la frase, la gente del Sud è più buona ed intelligente, attribuita alla signora Franca Ciampi in visita a Napoli, non corrisponda al vero e non sia mai stata pronunciata da parte dell'interessata che, tra l'altro, è moglie di un presidente che rappresenta tutta la nazione e quindi tutta la popolazione». «Ciascuno - prosegue il ministro leghista - è liberissimo di amare il Sud, così come è libero di amare il Nord, o di amare tutto il Paese, ma nessuno può sostenere la tesi che una parte della popolazione sia 'più buona ed intelligentè sulla base della sua collocazione geografica, perchè questo significherebbe cadere in affermazioni razziste nei confronti del resto della popolazione». Ma le dichiarazioni di Calderoli non vanno giù al Verde Alfonso Pecoraro Scanio. «Solo il becero razzismo leghista può aver confuso le spontanee parole di affetto per il popolo meridionale pronunciate da Franca Ciampi con espressioni discriminatorie: quella di Calderoli alla signora Franca è davvero un'aggressione assurda». Contro Calderoli interviene anche Salvatore Lauro, senatore di Forza Italia. «Il ministro Calderoli farebbe bene a non intervenire sulle dichiarazioni di Franca Ciampi». «Soprattutto - ha aggiunto Lauro - al suo posto eviterei di parlare di razzismo nei confronti del Nord e del Centro del paese anche perchè da parte sua non è mai giunta una levata di scudi in favore del Meridione quando se ne parla in termini tutt'altro che piacevoli». «Condivido le affermazioni della signora Franca, che peraltro non sono un pensiero personale nè un'opinione - ha concluso Lauro - sono un dato di fatto espresso chiaramente dalla storia». Marco Rizzo, presidente della delegazione del Partito dei Comunisti Italiani al Parlamento europeo, rincara la dose. «La polemica con la signora Ciampi rispecchia la mentalità di chi alle grandi questioni, ai problemi reali, antepone le piccole beghe, magari al fine di creare polemiche ed ottenere l'obiettivo di fare parlare di sè, comunque». «L'Italia ha bisogno di capitani capaci di navigare in mare aperto - continua - in grado di pensare in grande e nell'interesse del Paese, e non di mozzi che pensano solo a come arrivare a sera e che per far passare la giornata e sbarcare il lunario ripetono sempre la stessa litania e le stesse chiacchiere da bar».