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Gli ispettori del ministro Castelli in arrivo a Milano

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Il ministro non le cita, ma tra le intercettazioni incriminate ci sono anche quelle tra il segretario dei Ds Piero Fassino e il dimissionario presidente di Unipol, Giovanni Consorte, pubblicate da «Il Giornale». Intercettazioni di cui, nell'inchiesta milanese a partire dal rastrellamento sospetto di azioni Antonveneta, non esisterebbero trascrizioni, dal momento che, per evitare inconvenienti di questo genere, nei mesi scorsi, il procuratore di Milano, Manlio Minale, aveva disposto che le telefonate che coinvolgevano parlamentari non fossero trascritte. Nell'inchiesta, quindi, esisterebbero solo i supporti informatici che furono sigillati, si è saputo, nello scorso settembre. Il ministro sottolinea «come indice assolutamente negativo, che la presente vicenda ripete, in forma del tutto analoga e con connotati oggettivi di indubbia gravità, altra precedente vicenda, già verificatasi con modalità similari nei mesi di luglio e agosto scorsi, relativamente allo stesso procedimento». Negli ambienti giudiziari milanesi, però, si sottolinea come quest'ultima fuga di notizie sia ben diversa dalla pubblicazione di quest'estate, che erano a disposizione degli indagati, mentre è già stata aperta un'inchiesta per le notizie relative all'esistenza di conversazioni tra il presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Francesco Castellano e Consorte.

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