di LAURA DELLA PASQUA UN CARATTERE schietto capace di uscire con simpatia fuori dal cerimoniale anche ...
Così la signora Franca Ciampi ha caratterizzato il mandato del settennato alla Presidenza della Repubblica del marito. E ieri c'è stato un altro «incidente» di percorso in occasione della visita presidenziale a Napoli al museo di San Martino. In modo del tutto spontaneo e forse senza badare alle conseguenze che un'uscita di questo genere avrebbe provocato, la signora Franca con affabilità spiega: «La gente del Sud è più buona e intelligente». E poi racconta di aver iniziato a amare il Sud sin dal primo viaggio con il padre. Ma la dichiarazione ha subito suscitato un eco di commenti. A cominciare dal ministro Roberto Calderoli: «Mi auguro che la frase non corrisponda al vero». Tant'è che a stretto giro di tempo è arrivata una nota di precisazione del Quirinale in cui si precisava che la signora Franca intendeva sottolineare il particolare affetto della gente che a Napoli come in ogni altra parte d'Italia circonda il presidente e la signora. E per scacciare ogni altra ombra sulle dichiarazioni, in un'intervista radiofonica, la signora Franca ha aggiustato il tiro. «Abbraccio tutte le italiane dalle Alpi alla Sicilia» ha detto precisando di aver voluto «riferirsi alla qualità della gente meridionale». Ma queste uscite fuori dalle righe non sono un fatto eccezionale della vita pubblica della moglie del Capo dello Stato. Già all'inizio del settennato la signora Franca aveva fatto intendere che non si sarebbe lasciata ingabbiare dal formalismo del protocollo. A maggio del '99 in un'intervista si lascia andare a uno spaccato di affettuosa intimità verso il marito. Così annuncia che sarebbe andata ad abitare al Quirinale insieme al marito: «Ha bisogno di me e io di lui, non lo lascerò da solo al Quirinale. Noi non ci siamo mai lasciati nella vita perchè dovremmo farlo adesso». Fuori dal cerimoniale anche la prima visita al Pontefice. Rivolgendosi a Giovanni Paolo II in procinto di partire per la Polonia, la signora affettuosamente gli raccomanda di «non strapazzarsi troppo». Stessa schiettezza nel commentare alcuni dipinti durante una visita al Museo di Capodimonte a ottobre '99. «Certi quadri li tiglierei proprio. E poi dicono che la signora Ciampi fa le battute ma a volte me le strappano di bocca». Spontanea non solo nel parlare ma anche nel comportamento, Lady Franca coglie tutti di sorpresa alla vigilia del giuramento del marito, quando assediati nella villa di Santa Severa, se ne esce di casa inforcando una vecchia bicicletta gialla anche un po' arrugginita. Altro che vetture presidenziali. E poi a una giornalista che le fa la domanda di rito dopo il giuramento risponde in modo materno: «Ma ti pare cocca...certo che sono emozionata». La Lady non solo disdegna l'auto d'ordinanza con la scorta e appena può prende sotto braccio la consorte di qualche capo di Stato estero nelle visite ufficiali e si lascia andare allo shopping privato, ma si compiace anche di mostrarsi nella sua veste casalinga. Così ha rivelato a un quotidiano la ricetta di una torta al cioccolato con la quale ha partecipato a un concorso gastronomico natalizio promosso dall'Accademia italiana della cucina. Un'iniziativa nata per caso dalla visita al Quirinale del giornalista Gigi Bevilacqua accademico della Cucina e presidnete della giuria. Un fuori programma anche in occasione della prima visita al presidente della Commissione europea Romano Prodi. Lady Franca incontra Flavi Prodi. Le due signore sono legate da un rapporto di lunga conoscenza e frequentazione. La moglie del Capo dello Stato è seconda cugina dela mamma reggiana di Flavia Prodi. Mentre i mariti discutevano del presente e del futuro dell'Europa, Lady Franca convince la signora Flavia ad andarsene a passeggio per Bruxelles nel labirinto di viuzze del centro storico della città. La moglie di Prodi rivela che «Franca aveva voglia di rivedere alcuni posti che le sono cari». Poi le due consorti anzichè il pranzo in un ristorante scelgono di mangiare a casa Prodi. «Volevamo stare da sole in tranquillità» è la versione fornita dala signora Flavia