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Torna di moda la stufa elettrica

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La paura di rimanere al freddo ha fatto aumentare le vendite

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Poco gas? E io compro la stufetta elettrica, sostiene qualcuno impensierito dalla concomitanza tra ondata di freddo e rischi connessi alla crisi di fornitura del gas russo. Come a Bologna, dove le prime richieste di stufe elettriche già ieri si sono fatte sentire. Solo in mattinata, racconta Giorgio Priori, titolare di un negozio «storico» che da 33 anni vende elettrodomestici, sono stati ben quattro i clienti preoccupati di ritrovarsi al freddo che hanno comperato delle stufette. Quanto ai prezzi, l'offerta per riscaldare con l'energia elettrica, rassicura il commerciante, è ampia: «Si può spendere da un minimo di 25 euro per un termoventilatore, passando per 60-85 euro per un convertitore ad aria naturale, fino a superare i 100 euro per comperare il classico radiatore elettrico». Nessuna «psicosi» a Napoli, dove nei grandi centri di rivendita di elettrodomestici non si avverte la possibile crisi di rifornimento. A Venezia, invece, dove l' inverno dura a lungo, in qualche punto vendita è stato notato un maggior interesse per i sistemi di riscaldamento elettrici. «Si, ne stiamo vendendo parecchi — dice una dipendente di un negozio specializzato di Mestre — c'è più interesse per le stufette elettriche». Un'immagine confermata anche da un operatore di un centro commerciale della provincia che fa però rientrare il fenomeno nella dimensione tipica del dopofeste di ogni anno.

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