Opa Unipol, tocca a via Nazionale
Ma, proprio gli impegni assunti dai fiorentini (ultimo l'annuncio della crescita all'interno del Monte dei Paschi fino al 2,42% delle azioni), e i risultati del 2005, rendono sempre più difficile un coinvolgimento diretto dello stesso Campaini ai vertici della compagnia bolognese. Cosa che, indirettamente apre ancor di più la strada a Pierluigi Stefanini, il presidente di Holmo, la società che controlla Unipol, già da molti indicato come prossimo sostituto di Consorte alla presidenza di Unipol. «È logico che Campaini oggi sia un punto di riferimento», dicono fonti vicine al presidente di Unicoop Firenze, ricordando come certamente sarebbe il nome più accreditabile per discontinuità da Consorte. Ma se uno guarda agli impegni assunti ultimamente dal mondo cooperativo fiorentino «è facile intuire perché dirà di no ad altre proposte: anche le sue sono giornate di 24 ore», aggiungono le stesse fonti, le uniche in assenza di una parola del presidente, che da sempre preferisce evitare interviste su argomenti finanziari. Una regola divenuta ancora più rigida dopo il no dei fiorentini all'Opa su Bnl lanciata da Consorte. Il quadro che viene fuori è comunque complesso. Il no di Campaini, probabilmente dato già per scontato in via Stalingrado a Bologna potrebbe, come detto, spianare la strada a Stefanini anche se l'arrivo in Unipol dell'attuale presidente di Holmo forse non risolverà tutti i problemi del dopo Consorte e Sacchetti e, soprattutto, non riuscirà a sbrogliare la matassa Bnl. In attesa che il quadro di riferimento si chiarisca, le prime indicazioni arriveranno con il vertice di Holmo il 5. Il cda di Unipol si riunirà il 9 mentre la decisione sul destino dell'opa è tornata nelle mani di Bankitalia, e non si sa se per la decisione si attenderà l'insediamento di Draghi a metà gennaio, forse il 16. Il 30 dicembre l'Isvap ha inviato il suo secondo parere sull'operazione. In ogni caso, per la compagnia assicurativa riparte con il nuovo anno l'iter autorizzativo, in considerazione della revisione del prospetto informativo sull'operazione che dovrà passare di nuovo al vaglio di tutte le autorità. Secondo fonti della compagnia, adesso Bankitalia ha 15 giorni di tempo per pronunciarsi sull'opa a meno che non avanzi ulteriori richieste di informazioni che interromperebbero nuovamente i termini. Ed è proprio da Via Nazionale - aggiungono le stesse fonti - che dovrebbe arrivare l'indicazione di rivedere il prospetto anche alla luce delle nuove regole entrate in vigore, come il codice delle assicurazioni.