IL SINDACO di Roma Walter Veltroni Alfredo Reichlin, ex parlamentare dei Ds, Domenico Siniscalco, ministro ...
Sono stati inoltre nominati Cavalieri di Gran Croce il giornalista e scrittore Biagio Agnes, il generale Filiberto Cecchi (Capo di Stato Maggiore dell'Esercito), l'armatore Giuseppe D'Amico, l'avvocato Oscar Fiumara (Avvocato Generale dello Stato); il professor Nunzio Guglielmino, vice Presidente Delegato e Consigliere delle Poste Italiane; il generale Ilio Muraca, presidente del Comitato Consultivo Riconoscimento Qualifiche Partigiane e Proposte di Decorazioni al Valor Militare; la professoressa Maria Rita Saulle, Giudice della Corte Costituzionale; il professor Gaetano Silvestri, Giudice della Corte Costituzionale. Sono stati inoltre insigniti del titolo di Grande Ufficiali l'imprenditore Maurizio Barracco e sua moglie Mirella Stampa Barracco (presidente del Consiglio di Amministrazione Eubea), l'architetto Mario Botta, il dottor Hubert Burda (Imprenditore dell'Editoria); il professor Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini; il filosofo saggista Daisaku Ikedaale, Andrew R. Jennings, presidente Catena Grandi Magazzini Saks Fifth Avenue; il compositore Ennio Morricone, il capitano Gianfranco Paglia (Medaglia d'Oro al Valor Militare; Egidio Palmiri, presidente Ente Nazionale Circhi; lo scenografo Luigi Pizzi, il professor Romain Humbert Rainero, lo scrittore Mohamed Salmawy. Sono stati nominati Commendatori il musicista Franco Cerri, l'armatore Angelo Di Maio, il vice direttore del Giornale Radio Rai, Aldo Agatino Forbice, il pittore Goffredo Godi, lo scrittore Giuseppe Benedetto Marcenaro, il senatore argentino Carlos Alberto Reutemann (che fu pilota della Ferrari tra il 1976 e il 1978), Don Edoardo Sacchella (parroco della Basilica di Santa Anastasia), il regista teatrale Peter Stein, il cappellano militare Lionello Torosani, il ristoratore Lorenzo Totò. C'è da notare che Veltroni è stato ministro dei Beni Culturali nel governo Prodi, mentre Pinto era titolare del dicastero delle Risorse Agricole nello stesso esecutivo. In quella squadra di governo Ciampi allora era ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica. In seguito all'onoreficenza, il primo cittadino di Roma ha commentato: «È un grande onore per me avere questo riconoscimento e soprattutto mi fa piacere che porti la firma di un italiano che tutti amano e rispettano e a cui tutti sono riconoscenti, quella di Carlo Azeglio Ciampi». Pier Luigi Vigna ha detto che l'onorificenza lo ha «riempito di soddisfazione e di gioia». Vigna ha voluto poi ricordare come con il presidente Ciampi siano uniti da «una stima da parte mia infinita e dalla toscanità».