Meocci: «Vincenti ma non bisogna montarsi la testa»
RAI
E guai, comunque, a montarsi la testa». Lo ha detto il direttore generale della Rai Alfredo Meocci intervistato da Isoradio. Meocci definisce «buono» il suo bilancio come direttore generale della Rai. «L'importante - aggiunge - è continuare a fare altrettanto bene. Ma siamo ottimisti e guardiamo con serenità al futuro. Dal 2006 aggiunge - mi aspetto un po' più di stabilità della quale, credo, il nostro Paese abbia bisogno e soprattutto mi aspetto che tutti si convincano che l'Italia è un grande Paese. Io l'ho potuto verificare direttamente in occasione della grande maratona di solidarietà che la Rai ha realizzato per Telethon. Aver raccolto oltre 30 milioni di euro è la dimostrazione che questo è un Paese con un grande cuore e di questo dobbiamo essere orgogliosi». Cosa si augura il direttore generale della Rai per il futuro? «Il futuro per me è la speranza di trovare un mondo migliore e guardare avanti. Per il 2006 gli auguri più belli che possa fare sono questi: avere fiducia e costruire un futuro migliore per un'Italia in cui ciascuno di noi sia orgoglioso di vivere». Sulle novità della programmazione per il 2006, per il direttore generale «sarebbe interessante riuscire ad usare format vincenti, come quelli dei reality, ma con contenuti utili e in grado di proporre valori interessanti. Si potrebbe pensare, ad esempio alla costruzione di un ospedale utilizzando personaggi famosi che dimostrino come si possa fare della solidarietà vera. È una scommessa difficile. Una trasmissione che non vorrei fare mai? Quella in cui ci siano solo cattive notizie». E Meocci prova nostalgia per il suo passato di giornalista al Tg1? «Una cosa è la memoria e una cosa è la nostalgia. La memoria ci aiuta ad andare avanti, la nostalgia ci fa guardare troppo indietro e ci fa diventare biblicamente statue di sale. Io preferisco la memoria alla nostalgia: quella la conservo». Meocci conferma,infine, di nutrire «una autentica passione per Kandinsky. Come assessore alla cultura di Verona allestii due mostre dedicate a Kandinsky e Magritte che ottennero un grande successo per la mia città. Credo che la cultura se vissuta veramente come esperienza ci aiuti a vivere meglio perch? ritengo che sia l'anima di un popolo». Il direttore generale della Rai ha poi elogiato il ruolo di Isoradio «perché è utile e diverte ed è questa la funzione migliore: divertire chi e in viaggio fornendo contemporaneamente messaggi utili. Isoradio fa un buon lavoro», ha concluso Meocci.