L'AUGURIO
Prodi lancia l'ultimo appello disperato «Non abbiamo soldi e tv, restiamo uniti»
Rappresenta per noi tutti e per il Paese un anno importante: dopo cinque anni di crisi e difficoltà, abbiamo l'occasione per assicurare all'Italia un governo capace di restituirle sviluppo, coesione sociale e prestigio internazionale». Con queste parole Romano Prodi, in un articolo sul suo sito web, ha fatto gli auguri di buon anno agli elettori. «In queste ore - prosegue il leader dell'Unione - penso alle difficoltà che tante nostre famiglie e tante imprese si sono trovate ad affrontare troppo spesso in solitudine. Nessuno di noi crede più ai sogni e neppure alla propaganda che mette in capo ad altri, e mai alla maggioranza che ha governato per cinque anni, le responsabilità delle mancate azioni e decisioni. Di quelle, almeno, che avrebbero potuto rappresentare un bene per l'intera collettività. Ebbene, io so, esattamente come voi sapete, che insieme, con il concorso di tutti, il nostro Paese potrà cambiare, potrà girare pagina e tornare a correre». Secondo il Professore, «noi abbiamo fiducia nelle nostre capacità perché abbiamo già dimostrato, quando è stato necessario come per l'ingresso a pieno titolo in Europa, che sappiamo reagire. Noi ce la possiamo fare: ci daremo obiettivi chiari e mete da raggiungere nella difesa della coesione sociale e camminando ben saldi sui principi che hanno saputo fare grande l'Italia in Europa e nel mondo», incalza il leader dell'Unione. «Da parte mia - prosegue - vi assicuro tutta la dedizione e l'impegno a costruire un programma di sviluppo e rinascita del Paese e un governo stabile e forte capace di realizzarlo. Non lasceremo nessuno indietro, non trascureremo il dialogo e il confronto con la società e con le istituzioni locali e regionali. Ho imparato che solo dalla coralità dell'impegno e dalla condivisione con la società intera possono arrivare buoni risultati. E' questo che voglio per il mio Paese». Prodi chiama a raccolta gli elettori: «vi chiedo di essere anche voi al mio fianco, per arrivare insieme alla nostra meta. Nei prossimi mesi ci attende una intensa e difficile campagna elettorale. Non abbiamo grandi mezzi economici, non possediamo televisioni né giornali. Se saremo uniti e certi delle nostre ragioni, sapremo portare al governo la nuova maggioranza del Paese».