«Un anno sabbatico» Ma non fu così

Al Corriere della Sera. A raccogliere le sue confessioni è l'allora direttore del giornale di via Solferino, Ferruccio de Bortoli. E De Bortoli chiede: «E adesso che farà? Lei è giovane, ha 54 anni. Si è parlato molto di importanti incarichi in grandi gruppi, anche stranieri, di una cattedra a Stanford». La risposta di Draghi: «Nulla di tutto ciò. Per un periodo tornerò allo studio: probabilmente all'Università di Harward. Anche per rispettare una regola che in questi anni ho imposto ai miei collaboratori, impedendo loro di pasare direttamente dal Tesoro dal tesoro a incarichi in società o banche». E dunque, quale sarà il tempo necessario per passare dal via XX settembre a un incarico privato? A rispondere a quest'altro quesito ci pensa il giorno dopo, l'8 settembre, Gianni Agnelli, il quale viene chiamato a dare un commento sulle indiscrezioni che vogliono Draghi prossimo alla Fiat: «È un uomo di grande valore - dice l'Avvocato - gli ho parlato questa mattina e credo che, come ha detto nell'intervista sul Corsera, si prenderà davvero un anno sabbatico». In realtà, sarà un anno piuttosto breve. Perché il 28 gennaio 2002, dunque meno di cinque mesi dalle dimissioni dal Tesoro, la Goldman Sachs dirama una nota con la quale conferma l'arrivo dell'uomo delle privatizzazioni come direttore operativo (managing director) con la carica di vicedirettore di Gs International.