Indagini anche su Lunardi per lavori a società di famiglia
Ma presto potrebbe aprirsi un nuovo dossier sul ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi: l'Antitrust ha infatti avviato una pre-istruttoria per un possibile conflitto tra l'attività del ministro e l'attività svolta da una azienda che «fa parte del patrimonio della famiglia del ministro». L'Antitrust ha inviato al Parlamento il rapporto semestrale sull'attività di controllo svolta da luglio a dicembre 2005 in materia di conflitto di interessi. Il rapporto spiega che il presidente del Consiglio è stato al centro anche di altre due indagini. La prima era relativa alla consegna di libri scolastici tramite siti Internet che riguardava anche la società Mondolibri-Bol, posseduta al 50% dalla Mondadori. In questo caso l'accordo fu firmato dal ministro dell'Istruzione: viene spiegato che «qualsiasi vantaggio dovesse discendere dall'atto di governo in questione ricadrebbe su un titolare di carica di governo diverso rispetto a quello che ha posto in essere l'atto». Non c'è quindi conflitto. L'altro caso, invece, riguarda la nomina del cda Rai: ma Berlusconi, «proprietario del principale concorrente dell'azienda di Stato», non risulta per l'Antitrust aver avuto poteri di nomina che «non sono riconducibili al presidente del Consiglio che non ha competenze né nella designazione dei consiglieri né del presidente». Per l'Antitrust l'indagine sui decoder è per ora l'unica in corso. Ma è stata avviata anche un'attività pre-istruttoria su Lunardi, con «alcuni accertamenti finalizzati a verificare l'eventuale esistenza di atti in conflitto di interessi posti in essere dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti in relazione a società che fa parte del patrimonio di famiglia del ministro e che opera in settori strettamente correlati con le attribuzioni di detto dicastero». Le richieste di chiarimento inviate al ministero riguardano le delibere Cipe del luglio scorso per i lavori di due gallerie (Chiaia e Mergellina) a Napoli. La Metropolitana Milanese avrebbe infatti affidato la progettazione alla Rocksoil, la società che Lunardi ha girato ai suoi familiari dopo essere stato nominato ministro delle Infrastrutture.