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Il primo numero uno di Bankitalia «a termine»

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Potrà essere revocato con decreto del capo dello Stato e dovrà riferire ogni 6 mesi al Parlamento

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Ecco le principali novità. Bankitalia. Il mandato del governatore è a termine, di 6 anni rinnovabili una sola volta. La nomina e la revoca sono decise con un decreto del capo dello Stato, su proposta del governo, sentito il parere del Consiglio superiore della Banca d'Italia. A termine anche il direttorio, nominato dal Consiglio superiore ma con una norma transitoria che eviti il rischio di "vacatio". Sono introdotti principi di trasparenza e collegialità che prevedono deliberazioni del direttorio a maggioranza (in caso di parità prevale il voto del governatore) e la comunicazione semestrale al Parlamento. Moratoria di tre anni per il passaggio in mano pubblica della proprietà delle banche. Concorrenza bancaria. La vigilanza sulla concorrenza bancaria per gli abusi di posizione dominante e per le intese restrittive della concorrenza passa dalla Banca d'Italia all'Antitrust, mentre resta l'esame congiunto di Bankitalia e Antitrust sul divieto di operazioni di concentrazione restrittive della libertà di concorrenza. Tetto fondazioni. Dal primo gennaio 2006 le Fondazioni non potranno esercitare il diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie delle banche per le azioni eccedenti il 30% del capitale votante nelle stesse assemblee. Authority. Rimangono 5 le autorità di vigilanza, dopo il ripristino della funzione di controllo della Covip sui fondi pensione. Resta inalterato anche il ruolo dell'Isvap che conserverà le proprie prerogative sulle assicurazioni. Le authority restano, dunque: Bankitalia, Antitrust, Consob, Isvap e Covip. La Consob è autorizzata ad assumere personale per fronteggiare i nuovi compiti. Intreccio banche-imprese. Sarà la Banca d'Italia a decidere, a seconda dei casi e della partecipazione detenuta, il livello di indebitamento che gli azionisti di una banca o i sottoscrittori di patti di sindacato possono detenere. Società di revisione. L'incarico delle società di revisione contabile durerà sei anni con la possibilità di rinnovarlo una sola volta (se trascorsi tre anni dalla data della cessazione dalla precedente), ma con la condizione che cambi il responsabile della revisione contabile. Minoranze azionarie. I soci di minoranza sono rappresentati nei Cda e collegi sindacali ma non possono integrare con nuovi argomenti l'ordine del giorno delle assemblee. È introdotto l'obbligo del voto segreto per le elezioni degli organi societari. Stock option. Consob fisserà i criteri che le società quotate dovranno rispettare nella distribuzione delle stock option. Commissione tutela risparmio. Viene istituita a Palazzo Chigi una commissione per la tutela del risparmio sotto le dirette dipendenze del premier. Falso in bilancio. Si torna all'arresto fino a due anni contro la reclusione da uno a cinque anni introdotta nel passaggio al Senato. Sono abbassati i paletti oltre i quali scatta l'inasprimento delle sanzioni previste a carico di chi provoca nocumento grave cioè «quando abbia riguardato un numero di risparmiatori superiori allo 0,1 per mille della popolazione» ovvero si sia «distrutto valore per un'entità superiore allo 0,1 per mille del Pil». Collaborazione Gdf. La Guardia di Finanza potrà collaborare con la Banca d'Italia, la Consob, l'Antitrust, l'Isvap e la Covip nella vigilanza informativa e ispettiva, «in relazione alle specifiche finalità degli accertamenti». Tutte le informazioni e i dati trasmessi alla Guardia di Finanza sono coperti dal segreto d'ufficio per essere comunicati soltanto alle competenti autorità.

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