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Il Banco di Bilbao medita il rientro in campo

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Il mercato scommette su un rilancio degli spagnoli per restare al comando dell'istituto

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Ma il mercato ora scommette su un rientro in pista del Bbva, il Banco di Bilbao, che con un piccolo rilancio potrebbe riaprire la partita per l'acquisizione dell'istituto di via Veneto. Unipol si è, infatti, fortemente esposta a livello finanziario per portarsi a casa la banca guidata da Luigi Abete. A complicare le cose ci si è messa nei giorni scorsi anche la Consob che ha imposto ai bolognesi un ritocco all'insù del prezzo per l'acquisto delle azioni della banca. L'esborso per ogni titolo per ogni titolo è passato dagli iniziali 2,7 euro a 2,775. Una limatura che con le cifre in campo però non è una cosa da poco. Di qui il potenziale ritorno in pista degli spagnoli. Che con un piccolissimo sforzo. Anche di solo qualche centesimi di euro potrebbero infilarsi nuovamente nella partita. Per ora sono solo ipotesi ma le attività sul titolo Bnl in Borsa, in un periodo tradizionalmente debole per gli scambi, sono segnali che i dirigenti spagnoli un pensiero sulla campagna di acquisizioni in Italia ce lo stanno facendo. E il mercato sembra crederci. Ieri l'azione della Bnl ha terminato la giornata borsistica in lieve calo dello 0,39% a quota 2,79 euro. Un valore ancora leggermente al di sopra della soglia dell'Opa fissata ora dalla Consob a 2,775. In genere gli agenti di borsa lasciano fluttuare il valore in quesi casi per farlo avvicinare al prezzo a cui si dovrebbe chiudere un'operazione di acquisto pubblico sui titoli. Ma ieri il titolo è stato per un certo periodo al di sopra anche della soglia di 2,8 euro. Insomma, dal Banco di Bilbao, l'istituto che per primo, nella primavera scorsa, aveva acceso la miccia del risiko bancario, si attende una prossima mossa. E ad avvalorare questa pensiero anche il movimento di mercato delle azioni della Unipol. Le azioni del gruppo assicurativo hanno messo a segno un rialzo del 3% a quota 2,425 euro, mostrandosi uno dei migliori del listino milanese. Il mercato, fiutando l'aria, ha dato per scontate le dimissioni del presidente di Unipol Giovanni Consorte e del suo vice Ivano Sacchetti al centro di vicende giudiziarie per la scalata ad Antonveneta. A motivare gli acquisti degli operatori che hanno spinto all'insù il prezzo del titolo del gruppo bolognese il possibile fallimento della conquista della Banca Nazionale del Lavoro da parte dell'azienda assicurativa legata al mondo delle cooperative. I segnali dal quartiere generale di via Stalingrado su una possibile resa non ci sono stati. I dirigenti delle cooperative restano convinti della bontà dell'operazione e nei giorni scorsi hanno ritoccato, senza fare forti opposizioni, il prezzo d'offerta per le azioni della Bnl su istanza della Consob (dagli iniziali 2,7 euro si è passati a 2,775 euro). Eppure chi movimenta i titoli in Borsa scommette su un possibile stop all'operazione da parte di Bankitalia. É stata questa l'ipotesi che ha dato il via ai rialzi. Che è secondo gli operatori più che giustificabile, visto che Unipol, in caso di semaforo rosso all'operazione da parte di Palazzo Koch si troverà in cassa una grande liquidità che in futuro potrebbe decidere di ridistribuire al mercato. Inoltre, la compagnia bolognese, considerata come puro assicuratore, tratta in borsa a sconto rispetto ai suoi diretti competitor e sta cercando di recuperare terreno.

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