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«Non ci sono droghe meno pericolose»

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«Non esistono droghe leggere o pesanti», ha osservato il presidente della SIF, Giovanni Biggio. «Anche la cannabis — ha aggiunto — per i più giovani può dimostrarsi dannosa, ancor più della cocaina e dell'eroina. Dipende dalle dosi e dai tempi di assunzione ed al contempo dalla struttura fisica e mentale di chi le assuma». Secondo Biggio il punto debole sta nelle cure farmacologiche. «Non esiste infatti — ha rilevato — un farmaco in grado di ottenere la disuassefazione completa del soggetto». Per il presidente della Società Italiana di Farmacologia, quindi, «tutte le droghe vanno combattute ed eliminate, pur se appare discutibile la severità della pena prevista per l'assunzione di qualche spinello». Anche il senatore dell'Udc Maurizio Ronconi ha duramente criticato l'idea che si possa chiudere un occhio per le droghe cosiddette leggere. Ma anche che si possa tollerare la «droga dei ricchi». «Esiste solo la droga e bisogna combattere contro tutti gli stupefacenti, in particolare contro la cocaina dei quartieri alti — ha commentato — Ha ragione Pier Ferdinando Casini quando dice che non ci sono differenze tra droghe leggere e pesanti». Il senatore dell'Udc ha quindi invitato a guardare con grande attenzione a quello che avviene nei cosiddetti quartieri alti. «In particolare all'uso della cocaina che è la droga di moda - ha detto ancora Ronconi - ma distruttiva quanto le altre. Questo è l'impegno per domani: difendere non solo le classi disagiate ma anche quelle più elevate socialmente perché la droga colpisce tutti i settori della società».

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