LA DECISIONE
Sono queste alcune delle principali novità del nuovo diritto fallimentare definito dal consiglio dei ministri. Da adesso il fallimento non sarà più una via senza uscita, che per un numero indefinito di anni costringeva i creditori ad attendere il risultato della liquidazione dell'impresa fallita, nè l'emarginazione a vita dal circuito socio-economico. «Si tratta di una rivoluzione copernicana», ha detto il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, ricordando che l'ultima legge in materia risaliva al 1942.