Ricucci interrogato 5 ore dai pm
Proprio la vicenda di via Lima, nella quale è coinvolto tra gli altri il presidente della Confcommercio, Sergio Billè, e le operazioni «Magiste», sono stati i principali temi oggetto del faccia a faccia tra l'immobiliarista e i pubblici ministeri Rodolfo Sabelli e Giuseppe Cascini. Nel lungo pomeriggio di ieri a piazzale Clodio, Stefano Ricucci ha fatto anche dichiarazioni spontanee sul caso della gestione dei cosiddetti «fondi del presidente» della Confcommercio. Arrivato a piazzale Clodio per fornire la propria versione dei fatti sul caso di Sergio Billè, nel quale è indagato per concorso in appropriazione indebita, Ricucci è stato sottoposto anche ad interrogatorio. E non solo sulla vicenda Billè, ma anche su altre fattispecie al vaglio degli inquirenti. Il nome di Ricucci, infatti, compare nelle indagini sulla scalata alla Rcs, per la quale è indagato per aggiotaggio informativo e ostacolo alle attività di vigilanza e sulle operazioni di compravendita da parte di società del gruppo Magiste che lo vedono iscritto nel registro degli indagati per false fatturazioni e falso in bilancio. E le domande degli inquirenti, secondo le indiscrezioni circolate nella cittadella giudiziaria, avrebbero riguardato anche queste ultime vicende. Interdetto l'accesso ai giornalisti al secondo piano della Procura dove si svolgeva l'atto istruttorio, Ricucci, difeso dall'avvocato Grazia Volo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni ai cronisti. Bocche cucite anche da parte dei pm Sabelli e Cascini. Le affermazioni dell'immobiliarista saranno tuttavia oggetto domani di un punto della situazione che si terrà in procura. La venuta di Ricucci a piazzale Clodio è avvenuta a pochi giorni dagli sviluppi delle indagini sui fondi della Confcommercio, la perquisizione in casa Billè e il sequestro di mobili, dipinti, conti correnti, titoli e azioni per un valore di 75 milioni di euro. Sviluppi che hanno preso spunto dalla compravendita, mai portata a compimento, per 60 milioni di euro (39 dei quali anticipati) di un palazzo in via Lima, a Roma, destinato a diventare la sede della Confcommercio. L'interrogatorio di ieri non ha comunque turbato l'apparente tranquillità della moglie di Ricucci, Anna Falchi. «Io faccio l'attrice». Anna Falchi ha risposto ieri schivando così le domande dei cronisti che gli chiedono un suo commento su quanto sta accadendo nel mondo bancario italiano e al suo consorte. Davanti alle decine di fotografi e telecamere che l'attendevano a una cena, la Falchi è apparsa tranquilla, come lei stessa ha confermato. «Sarà un Natale tranquillo, sereno, in famiglia. Il più bel regalo sotto l'albero — ha spiegato — è quello di trascorrerlo a casa, visto che tra tutti gli impegni ci sto così poco». La Falchi è da poco rientrata dagli Stati Uniti «per stare insieme al mio maritino, per godermelo, sono stata troppo lontana».