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Le regine dei salotti: con noi ha chiuso

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Maria Angiolillo svela: «Tanti anni fa venne a casa mia, ma si sbagliò e giunse il giorno dopo la festa»

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Anzi, le eleganti padrone di casa delle cene più ambite della Capitale non solo non hanno Prodi in cima alla lista degli invitati più ambiti, ma non hanno alcuna intenzione di invitarlo in futuro, dopo le sue infelici affermazioni. In verità la più celebre di queste signore, Maria Angiolillo, che non considera la sua casa un «salotto», nel senso comune, afferma di non amare la mondanità, di non frequentare «nemmeno i cocktail» e invitare a casa sua «soltanto amici veri». Però ci confida un aneddoto che riguarda il Professore. Tanti anni fa quando era presidente dell'Iri, Prodi era stato invitato nel villino di Trinità de' Monti. Ma invece di presentarsi il giorno della cena, si presentò con Massimo Ponzellini, come se nulla fosse, il giorno dopo, lasciando di stucco la signora Angiolillo. Una frequentazione iniziata male e finita peggio quindi per Prodi, che invece non è stato «mai invitato» in nessun altro salotto romano. «Beh, dovrei avere un segnale opposto, dopo quello che ha detto», afferma risentita Sandra Verusio, che ha soprattutto ospiti di centrosinistra. «Ma non lo conosco e non mi sento nemmeno presa di mira da lui: forse preferisce cenare in solitudine», taglia corto la signora, mentre Guia Sospisio non lo sopporta nemmeno come leader politico: «Non l'ho mai invitato. Anzi, vedrei meglio un altro dei leader del centrosinistra a capo della coalizione. Ci sono persone di grande livello che riuscirebbero meglio di lui, sicuramente». Insomma, la Sospisio lo sostituirebbe subito con uno dei suoi ospiti abituali, come Fassino o Bertinotti. E confessa: «So che nell'ambito della sinistra non è molto amato. Anzi coloro che frequento lo descrivono come un uomo irascibile e rancoroso. Io non lo conosco, ma se mi capitasse... Beh, politicamente non mi interessa proprio. Ce ne sono tanti più validi di lui. Anche Rutelli, non c'è dubbio». In sostanza, Prodi sembra non interessare per nulla a quei salotti romani che tanto disprezza. «Certo, se diventasse presidente del Consiglio - continua la Sospisio - dovrebbe essere in cima alla lista, ma io nel mio salotto invito solo gente che mi interessa intellettualmente. E di lui non mi importa nulla». Ancora più dura nei confronti di Prodi e del suo disprezzo verso i romani è Marisela Federici, romana d'adozione ma regina dei salotti da tempo. «Quando stava all'Iri non si dava tutte queste arie - sentenzia senza indugio - le persone che fanno politica dovrebbero pensare prima di formulare dei giudizi su cose che non conoscono. Io non sono italiana, ma amo Roma e trovo che sia sempre più cosmopolita e stimolante. Non so perché abbia detto cose simili, ma ha sbagliato. Forse in lui c'è una punta di invidia verso un mondo che non conosce. Un proverbio spagnolo dice che si attacca ciò che non si può amare... peccato perché mi sembrava un uomo intelligente e saggio. E invece si sta rovinando». Nel salotto della signora Federici si trovano a loro agio molti esponenti del centrosininistra da Lamberto Dini a Fausto Bertinotti e nessuno, assicura la signora, si è mai sognato di dire cose simili. Anzi tutti sono felici di esserci e si divertono, come tutti gli altri ospiti presenti. Quindi non inviterebbe mai Prodi? La signora risponde con la consueta ironia: «Prima dovrebbe scusarsi della gaffe. Ma a dire il vero credo che abbia bisogno di rilassarsi in un salotto, dopo tutte quelle riunioni politiche. Anzi, credo che sia troppo teso in questo momento. Gli consiglio vivamente di lasciarsi andare e di divertirsi anche lui un po', ne ha bisogno». Giu.Cer.

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